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Sally - Vasco Rossi

Significato del testo della Canzone di Vasco Rossi Sally

Chi è Sally.

Non tutti hanno capito che, quando Vasco scrive una canzone autobiografica, si nasconde sempre dentro un alter ego femminile. Ne sono esempi canzoni come Albachiara (prima delle critiche andatevi a leggere il mio post "Albachiara non è una canzone d'amore"), Jenny è pazza o brava Giulia (tanto per citarne alcune). Siccome continuo a ricevere insulti nei commenti, vi invito semplicemente ad andarvi a vedere la lunga intervista fatta a Bonolis, dove il Komandante spiega come ha scelto il nome Sally. In particolare, alla domanda del perché un alter ego femminile, ha risposto spiegando che"un uomo che non ha più voglia di fare la guerra" è un uomo debole, un uomo che conta poco, per questo ha scelto di celarsi dietro ad un nome di donna. Io lo dicevo nel 2012 da questo blog (ma lo avevo capito molto prima), e, dopo 6 anni di futili insulti nei commenti, finalmente anche il Vasco ha consacrato la mia verità. Non che ce ne fosse bisogno, il testo è già molto chiaro, ma gli hater non sanno ascoltare.
Aggiungo che è considerata una delle canzoni più riuscite del rocker di Zocca, lui stesso ha dichiarato che a volte vorrebbe fare un concerto solo per poterla cantare. E allora, andiamo a dare uno sguardo dentro a questo capolavoro. Prima di cominciare aggiungo che anche una splendida cover di Fiorella Mannoia ha contribuito, non che ce ne fosse bisogno, a renderla ancora più popolare. Adoro l'interprete romana, ma questa non volta non l'ho apprezzata molto: ho trovato la sua interpretazione troppo enfatica e drammatica. Ma questo, naturalmente, resta un giudizio del tutto personale.

Vasco si guarda indietro.

Questa volta Vasco non guarda dentro di se, ma guarda al suo passato (cosa peraltro inusuale per un artista rock). Rivive i violenti sentimenti dell'adolescenza, le scelte e gli errori del passato, e cerca anche di tirare una qualche conclusione, o, almeno, di dare un senso a tutti quei tormenti che la vita gli ha imposto. A rendere questa canzone diversa da tutte le altre ci sono il finale quasi ottimistico (cosa davvero anomala per il Vasco) e una specie di morale (anche questa una novità). Sono cose molto rare, o forse uniche, nel suo repertorio musicale (disperazione e pessimismo cosmico dominano la sua produzione). Ma cerchiamo di capire il contesto dentro il quale è nata la canzone:
Sally cammina per la strada senza nemmeno....
....guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
....di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa....
"ti può crollare addosso"!
Questo è il Vasco di fine anni 80. Un Vasco proveniente da una giovinezza travagliata: droga, carcere e ripetuti fallimenti musicali. Un Vasco svuotato, che ha perso la voglia di lottare, che ha perso completamente l'interesse per il mondo, ridotto quasi come uno zombi (camminare senza nemmeno guardare per terra = deambulare come uno zombi). Un uomo che ormai ha rinunciato a combattere, un uomo che ha visto che ti possono crollare addosso cose che nessuno può sostenere. Insomma, un quadro di disperazione estrema.

Sally è già stata "punita"...
per ogni sua distrazione o debolezza...
per ogni "candida carezza"...
"data" per non sentire....l'amarezza!
senti che fuori piove
senti che bel rumore...
Sally (d'ora in poi chiameremo così l'autore) è cosciente di avere fatto errori nel suo passato, ma sente di essere stata punita troppo per questo. In particolare ha incontrato un mondo freddo, che nei momenti di difficoltà, anziché aiutarlo, lo ha ulteriormente castigato. Insomma: ha accettato l'adagio secondo il quale le cose brutte che ci capitano sono conseguenza dei nostri errori, non lo nasconde. Ammette le proprie colpe. Ma dice  anche che la punizione per i suoi errori è stata smisurata. Non solo: a volte non si trattava di veri e propri errori, ma di piccoli peccati fatti per vincere  l'amarezza del quotidiano.
"Senti che fuori piove, senti che bel rumore" è una vera perla, bisogna aver sofferto nella vita per capirla! Quando si soffre il rischio più grave è quello di alienarsi dal mondo e torturarsi ripensando a tutto il male che ci sta accadendo. In quei momenti è bellissimo fermarsi, e "ascoltare la natura". Poco importa che sia la pioggia, piuttosto che il vento o il rumore di un ruscello. È un modo per non pensare ai problemi e godersi la bellezza della natura, che l'agonia ci ha fatto dimenticare. La natura è piena di cose belle, è l'uomo ad aver trasformato il mondo in una macchina impazzita dalla quale non possiamo scendere. Se per un momento dimentichi il male, puoi gioire delle bellezze del mondo (che non sono solo la pioggia naturalmente, ma anche il sole, la natura, l'arte, un sorriso, un tramonto...). È un tema molto ricorrente nelle sue canzoni, la solitudine e la gente che ti fa del male, specialmente quando ti vede debole.

Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente!
....ormai guarda la gente
con aria indifferente...
....sono lontani quei "momenti"...
quando "uno sguardo" provocava "turbamenti"..
quando la vita era più facile...
La sicurezza di Sally viene proprio da qui, dall'aver compreso che la vita può essere bella se la smetti di curarti degli altri. Imparare a stare da soli è il primo passo per vivere bene. Si potrebbe parafrasare quanto detto sopra usando la classica espressione "imparare a stare bene con se stessi". Cosa che il Vasco sosterrà in diverse occasioni di non saper fare (ad esempio stupido Hotel o siamo soli). Certo, tutto questo è possibile se riesci a sopportare la nostalgia, se riesci a fare a meno di uno "sguardo che provoca turbamenti" .Quando la vita era più facile si riferisce all'adolescenza (passata l'adolescenza diventerà allergico alle fragole, quindi l'epoca in cui si potevano mangiare le fragole era la preadolescenza).
quando la vita era più facile...
e si potevano mangiare anche le fragole....
perché la vita è un brivido che vola via
è tutt'un equilibrio sopra la follia....
..........sopra follia!
senti che fuori piove
senti che bel rumore... 
"La vita era più facile" e "mangiare le fragole" si riferiscono sempre alla preadolescenza, periodo in cui non dovevi temere la cattiveria delle persone. "L'equilibrio sopra la follia" è Sally che deve riuscire a vivere in bilico tra droga, eccessi, arresti, fallimenti musicali, amici che la tradiscono, ... la follia è il mondo che si è scelto, nel quale puoi facilmente affondare se non tieni un equilibrio. Si capirà meglio con la canzone "dannate nuvole". È uno "stato mentale" dentro il quale l'autore si nasconde quando cerca l'ispirazione. Un modo per alienarsi dal mondo. Sarà successivamente a Fronte del Vasco che chiarirà bene questo concetto. In un intervista fatta a Max si tolse qualche sassolino dalle scarpe, e parlò si di vita spericolata, ma disse anche che per sopravvivere a quello stile di vita e riuscire a diventare il Komandante, ha dovuto compensare i suoi squilibri con parecchio impegno, costanza e tencia. Se non ricordo male disse qualcosa del tipo: "si, è vero che andavo a dormire tardi e spesso in pessime condizioni, ma la mattina dopo, fosse anche col mal di testa, mi alzavo presto e mi mettevo a lavorare".

Ma forse Sally è proprio questo il senso...il senso...
del tuo "vagare"...
forse davvero ci si deve sentire....
alla fine....un Po' male!....
Forse alla fine di questa "triste storia"
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare "i sensi di colpa"...
e cancellarli da questo "viaggio"....
per vivere davvero ogni momento.....
con ogni suo "turbamento"!....
e come se fosse l'ultimo! 
C'è poco da spiegare. Le sofferenze di gioventù servono a formare il nostro carattere.  Se non soffri non cresci e, se soffri in maniera speciale, allora forse diventerai una persona speciale. Il grande Guccini usò una bellissima espressione al riguardo: "la paghi tutta e a prezzo di inflazione quella che chiaman la maturità". Ma la parte davvero difficile è metabolizzare queste sofferenze. Non piangersi addosso e vivere male. Dobbiamo ammettere i nostri errori, capire che fanno parte della nostra crescita, cancellare i sensi di colpa e godere di ogni momento, bello e brutto, e capire che fanno tutti parte della vita, magari trasformandoli in una canzone.

Sally cammina per la strada..."leggera"...
ormai è sera...
"si accendono le luci dei lampioni"...
"tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni"..
ed un pensiero le passa per la testa
"forse la vita non è stata tutta persa"...
forse qualcosa "s'è salvato"!!...
forse davvero!...non è stato "poi tutto sbagliato"!
"forse era giusto così!?!"....
Questa è la parte più bella e significativa del testo. È sera, viene il buio e la gente corre davanti alla televisione. Un'immagine, unita al fatto che fuori piove, assai squallida. Sally capisce che questa è l'alternativa. Vivere la pienezza della vita con tutti i suoi turbamenti, o guardare la vita attraverso un teleschermo. E allora si domanda se forse non fosse giusto vivere la vita come lei, malgrado tutte le sofferenze. Insomma, meglio felici e lobotomizzati, o meglio liberi, con tutta la sofferenza che ne deriva?

forse ma forse ma si....
cosa vuoi che ti dica io
senti che bel rumore

Un Sally - Vasco stranamente ottimista.

Il "forse, ma forse, ma si..." ha un doppio significato. Un semplice "si, meglio vivere la vita con la sue sofferenze che stare in casa a guardare la tv", ma anche un rifermento al fatto che alla fine lui c'è l'ha fatta. Cancellati i sensi di colpa, quello che resta è il Vasco Rossi di Fronte del Palco. Il suo cammino difficile alla fine è riuscito a farlo diventare una rockstar. "cosa vuoi che ti dica io... senti che bel rumore..." significa: non aspettarti che ti dica io come si fa, che con questa canzone voglia insegnarti la vita, che voglia scrivere una nuova religione, ... ascolta con me la pioggia, ovvero spegni la tv e comincia a "sentire" il mondo reale. Il rumore potrebbe essere anche la sua musica.
 Mi piace ricordare qui che, a Modena park, ha terminato il concerto con la frase "C'è la farete tutti". Un augurio stranamente ottimista, un incoraggiamento a tutte quelle persone che vivono la disperazione che ha vissuto lui negli anni '80. In fondo Modena Park rappresenta un punto d'arrivo della sua vita. Come dire "torno a Modena dopo 40 anni per fare il punto della situazione, e posso dire di avercela fatta, c'è la farete anche voi". Bellissima anche la risposta data a Bonolis che gli chiede: "come sta Vasco oggi?" e lui risponde "non mi posso lamentare, anche perché se potessi...". Anche qui una perla, una poesia: non mi posso lamentare! E per forza, se mi lamento io allora cosa dovrebbero fare i disoccupati? Gli operai? Gli orfani? E tutte le altre persone sfortunate del mondo. Con tutta la fortuna che ho io non mi posso certo lamentare. Ma non dimentichiamoci che esistono malattie come ansia, depressione, dipendenze da droghe o farmaci, che possono colpire chiunque. E qui un riferimento a "un gran bel film" quando dice "dimmi pure dimmi subito che fortuna che ho, io che mi sento un po' comico, proverò a ridere un po'...". Insomma, quelle dannate nuvole ci sono ancora, il male di vivere non lo ha abbandonato del tutto, ma esiste anche la consapevolezza che la vita è una sola e che, alla fine di tutto, lui è tra i fortunati (tra quelli che non si possono lamentare).

Commenti

  1. un giorno Vasco si studierà nella scuole e nelle università...

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    1. Gia' piuttosto che studiare cose' la chiave di sol, si studiera' Vasco...

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    2. Se succederà sarà la fine del mondo!

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  2. Riguardo all'università non so, ma alle superiori si studia già.

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    1. allora dimmi dov'è che ci vengo anch'io! =)

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    2. Ho scritto superiori, ma in realtà alle scuole medie di Latisana. O, almeno, così mi ha detto un'insegnante di lettere dell'Istituto. Comunque ti dirò, mi piace il Blaso, ma non tanto da tornare a scuola per lui ;)

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    3. Si, studiare come e perché drogarsi, "spericolarsi", e... Ma finiamola con questa specie di cantante pure stonato.

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    4. No, non studiare perché drogarsi, ma studiare perché la gente si droga. Capire cosa c'è nella loro testa, per aiutarli o, comunque, per evitare di fare la loro stessa fine. Pochi come il Vascco sono riusciti nelle loro canzoni a descrivere la disperata solitudine dell'uomo. Comunque attenzione: nelle poesie si devono cercare le emozioni, non lezioni di vita.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Il precedente commento e'frutto di un errore...scusate tutti!

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  6. Quanta fantasia nella "versione in prosa" di questa bella canzone. Ma un conto è quello che l'autore intendeva, un altro quello che in questa recensione, se così si può chiamare, il recensore ha espresso. Ovvero i suoi desideri e convincimenti circa il significato del testo.
    Ma c'è una differenza tra le proprie idee e quelle altrui: le prime sono ipotesi e come tali andrebbero espresse, le seconde sono il reale pensiero dell'altro.
    Un saluto
    A. M.

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    1. Ma va?
      Ad ogni modo il Vasco ha confermato in pieno la mia interpretazione (cosa comunque poco rilevante). Resta il fatto che le interpretazioni restano interpretazioni!!!

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    2. Mi chiamo Angelica, vorrei tanto mettermi in contatto con A. M.
      La mia mail è angelica.mazzolari @gmail.com
      Grazie

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