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Visualizzazione dei post da 2019

I like Chopin - Gazebo

Paul Mazzolini alias Gazebo. Capita di ascoltare una canzone per decenni e, improvvisamente, rendersi conto di non averla mai capita. È il caso di questa splendida canzone di Paul Mazzolini, meglio conosciuto come Gazebo, che, da tormentone del 1983, è divenuta, col tempo, un classico della Italo Disco, e, forse, anche qualcosa di più. Lo so, si tratta di una canzone commerciale, che fa ampio uso di elettronica, e di arrangiamenti semplificati, ma, quelle 4 note di piano, hanno qualcosa di veramente magico. Come si dice in gergo, sono note stregate. I like Chopin: un testo davvero Americano Ma torniamo a noi, visto che in questo sito di parla di testi di canzoni, andiamo a vedere di cosa parla parla questo. La traduzione è molto semplice, e, quasi, non c'è nemmeno bisogno di leggere il testo, visto che anche la pronuncia è davvero chiara. Talmente chiara che ho vissuto nella totale convinzione che dietro questo pseudonimo americaneggiante si nascondesse un cantante italian

Vorrei ma non posto

Uno dei personaggi più presenti nei social si chiama Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia: insieme alla moglie Chiara Ferragni è diventato un tormentone, molto amato e molto odiato dagli utenti della rete e anche oggetto di prese in giro più o meno cattive perché "i Ferragnez" sembrano condividere sui social ogni respiro loro e del loro figlio piccolo. Eppure, c'è stato un tempo in cui Fedez prendeva in giro tutto questo...

Red Ronnie preferisce i Duran Duran ai Queen

Red Ronnie e il suo contributo alla musica italiana Red Ronnie lo si ama o lo si odia. Ha uno di quei caratteri verso i quali si tende a prendere una posizione netta. Io ero tra i secondi, così, di pelle. In realtà non sapevo quasi nulla di lui, complice anche il fatto che io non abbia una televisione. Poi, un paio d'anni fa, l'ho riscoperto tramite youtube. Oggi, un po' alla volta mi sto divorando tutte le puntate delle sue vecchie trasmissioni, tutte, anche quelle più vecchie. Se domandiamo a qualcuno quali siano le figure che più abbiano contribuito allo sviluppo della musica italiana, probabilmente ci farebbe nomi come Mogol, Fossati, Vasco... ebbene, io tra questi ci metterei senz'altro Red Ronnie.

Tu vivrai: canzone senza tempo sulla voglia di vivere

Dopo diversi anni di silenzio, nel 1990 i Pooh sono usciti con un album diventato celebre: Uomini soli, con il singolo omonimo che ha vinto Sanremo in quell'anno. Degna di nota è la realizzazione di un brano, uscito in 45 giri, di cui un lato eseguito solo dai Pooh mentre nell'altro lato alla canzone hanno partecipato Eros Ramazzotti, Raf, Umberto Tozzi, ed Enrico Ruggeri: il brano si chiama Tu vivrai .

Sanremo 2019: Mahmood, soldi e polemiche inutili

Ci risiamo. Ogni febbraio, ormai da quasi settant'anni, si ripete la stessa routine. Il festival di sanremo. Super disprezzato da tanti, super apprezzato da altrettanti, ma comunque sulla bocca di tutti. Anche di chi non lo guarda per cui un chi ha vinto, chi ha perso, chi meritava di vincere, chi ha copiato chi ... Ogni anno abbiamo tutti qualcosa da dire come se si diventasse improvvisamente tutti esperti di musica. In questo 2019 poteva mancare? Il "pomo della discordia" si chiama Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood.

Red Ronnie e Freddie Mercury: disistima o provocazione?

Ero poco più di una bambina quando è nata MTV, e quando si guardava Videomusic con tutti i programmi tv musicali. Ho quasi dimenticato cosa ascoltavo in quel periodo, fine anni 80, salvo le canzoni dance famose che ascolto tutt'ora, quali Tarzan Boy, Comanchero, I like Chopin e altre. I miei primi cantanti preferiti arrivati con la consapevolezza e non con l'istinto, sono di metà 1992. Della tv musicale mi è rimasta particolarmente impressa una voce suadente che intratteneva su videomusic, quel programma Roxy Bar, e mi chiedevo chi fosse questo Red Ronnie, ricordo solo che lo chiamavo "il prete della musica" per il suo tono di voce che accompagnava l'ascoltatore.

Una terra promessa, un mondo diverso, ma irraggiungibile

Una terra promessa, un mondo diverso ... così recita il ritornello di un brano molto famoso, che vinse l'edizione di Sanremo 1984. Un brano di speranza e di riscatto sociale che portò Eros Ramazzotti al trionfo. E se io dicessi che questo brano non doveva cantarlo Eros? Ebbene sì: Terra Promessa è la canzone che ha portato al successo Eros Ramazzotti, ma chi doveva interpretarla davvero era Bono! Ma come? Bono Vox, degli U2? No, niente di tutto questo. Il cantante in questione si chiama Alessandro Pizzamiglio, in arte Alessandro Bono , morto a 30 anni il 15 maggio 1994. Un cantante che è stato ingiustamente dimenticato. La canzone rubata Come detto, Alessandro Bono doveva interpretare la canzone "terra promessa" scritta dai suoi produttori di allora, Brioschi e Salerno, nel 1983, ma suo malgrado era solo un ragazzo di poco meno di vent'anni tossicodipendente, che aveva imparato a suonare piano e chitarra da solo, quindi non era nessuno, per quanto figlio di

Mother Love: ultima canzone cantata da Freddie Mercury

Ultima regostrazione di Freddy Mercury. Molti pensano che l'ultima canzone dei Queen cantata da Freddie Mercury sia "the show must go on", ultima traccia del disco "Innuendo", uscito nel febbraio del 1991, pochi mesi prima della sua morte. Invece, il 7 novembre 1995, è uscito un album postumo intitolato "Made in Heaven", contenente degli inediti. Tra questi spicca Mother Love, l'ultima canzone cantata da Freddie Mercury.

Le più belle canzoni contro la droga

Il rock e la droga Con l'avvento del rock, la musica non è rimasta un mero intrattenimento, ma è diventata un fenomeno sociale, intellettuale e politico. Essendo stata la droga uno dei fenomeni più controversi e discussi del ventesimo secolo, non poteva rimanerne fuori.  A suo tempo ho fatto un post dove elencavo e descrivevo le canzoni che, in maniera più o meno nascosta, incitavano a far uso di droga (o almeno così sembrava). Visto il successo di quel post, ora ne voglio fare un al contrario: voglio parlare ancora di canzoni sulla droga, ma questa volta di canzoni contro l'uso della droga. Naturalmente ho scelto i brani secondo il mio gusto e la mia interpretazione. Criticate pure la scelta, tanto la cosa mi lascia indifferente, ma preferirei che utilizzaste lo spazio per i commenti per suggerirmi qualche brano interessante da aggiungere. Se l'articolo vi dovesse piacere, vi invito a leggere anche questo, dove si elencano le più famose canzoni che, invece, inneggiamo

Il pettirosso: una controversa canzone per Gino Paoli

Gino Paoli è uno dei cantautori italiani dalla carriera più longeva, che ci ha regalato delle canzoni rimaste famose ancora oggi. partendo da "la gatta", canzone apparentemente leggera ma malinconica a proposito dei sacrifici fatti per seguire un progetto di vita con la persona a cui si vuol bene, compreso quello di lasciare i ricordi della propria terra, arrivando a "sapore di sale", "una lunga storia d'amore", e anche "quattro amici", una canzone sull'amicizia e la speranza. Ma tra le tante poesie che Paoli ci ha donato, ce n'è una degna di nota per l'emotività contrastante che scatena. Il pettirosso, uscita nel 2009 nell'album "storie" in occasione del cinquantesimo anno di carriera per l'artista.

Mango: una rondine volata via troppo presto

"Dove sei? Dove sei? Sei la rondine andata via, sei un volo a metà, sei nel cielo sbagliato." Queste sono le parole di Mango, nella canzone "la rondine", una delle tantissime che, nel panorama italiano, parlano di uomini lasciati soli da donne che li scaricano all'improvviso, senza fornire loro uno straccio di spiegazione. Ho scelto un estratto di questo brano, perché costituisce una metafora perfetta di quanto successo proprio al cantante Mango, il quale la sera del 7 dicembre 2014, a sessant'anni appena compiuti, se n'è andato improvvisamente per un attacco cardiaco. Era una mattina come tante, quella dell'8 dicembre 2014 e mi stavo accingendo a fare delle commissioni, i soliti noiosi regali di natale in quasi extremis, e la notizia è sopraggiunta così, come una bomba, tramite notifica istantanea su twitter: "un infarto stronca Mango, all'età di 60 anni". Non ci volevo credere. Non avevo mai amato granché Mango, ma mi dispiaceva com

La guerra di Piero: pacifismo combattuto sul campo

La guerra non passa mai di moda. È triste come queste canzoni, che un tempo sembravano parlare di eventi lontani nel tempo e geograficamente, ora ci tocchino da vicino. È arrivata la guerra in Europa. al di là di strategie e misure di contenimento, la guerra la fanno esseri umani come me e te, che provano sentimenti uguali ai nostri. Che Dio abbia pietà di noi e della nostra follia. De Andrè e la sua visione della guerra Negli anni sono state tantissime le canzoni sulla pace, contro la guerra, che esortano le persone a non farsi del male le une con le altre, perché l'umanità vive meglio se unita, e così via. Alcune addirittura scadono nell'ovvio, o nell'utopia. Anche su questo tema complesso, che spesso viene banalizzato, De André è riuscito a tirar fuori un capolavoro: La guerra di Piero. Il Piero narrato dal Faber, è un soldato morto da eroe sul campo. Di solito si intende per "eroe" uno che muore perché si è sacrificato per sconfiggere il nemico e salvare la

La ballata dell'amore cieco: quando Faber canta gli amori malati

De Andrè e la ballata dell'amore cieco Quante sono le canzoni che parlano di amori che finiscono male, gente che muore per amore, oppure violenza? Tante, come tanti purtroppo sono i veri fatti di cronaca che coinvolgono uomini o donne che ci lasciano la vita per colpa di un amore sbagliato. Questa canzone di Fabrizio De André, "la ballata dell'amore cieco", nella sua orecchiabilità, illustra tutto il male che può fare mettersi assieme alla persona sbagliata. A sentirla, sembra quasi una canzonetta per bambini. Di quelle che uno canticchia sotto la doccia senza troppi scrupoli e stonando un po', con i vari tralallalla che ci sono in giro eppure, nella sua semplicità, questa canzone ha davvero un suo perché. Un uomo onesto, un uomo probo Tralalalalla tralallaleru S'innamorò perdutamente D'una che non lo amava niente. Gli disse portami domani Tralalalalla tralallaleru Gli disse portami domani Il cuore di tua madre per i miei cani. Lui dalla madre

Princesa: una canzone per una transizione

Nel 1996 Fabrizio De André è uscito con un album chiamato "anime salve", in cui principalmente parla di persone emarginate, spesso perseguitate, o condannate dalla religione alla pena eterna. Anime che, per Faber, sono invece più salve delle altre. La prima canzone dell'album è Prinçesa che racconta la storia vera di una transessuale brasiliana, tratta da un libro biografico scritto da Maurizio Janelli e Fernanda Farias. Una canzone veramente complessa e piena di sonorità, e per questo davvero speciale da considerare ancora attuale, vista la tematica trattata.

Canzone di Marinella: Faber racconta un delitto irrisolto

La canzone di Marinella è forse uno dei più bei brani scritti da Fabrizio "Faber" De André, scomparso prematuramente l'11 gennaio 1999. Questo grande cantautore viene ricordato per essere stato un poeta, oltre che un cantante, capace di trattare temi sociali e impegnativi con grande delicatezza e, la canzone di Marinella, ne è un esempio eclatante. Eppure, la vera storia di Marinella non è così delicata come ce la canta Faber.

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