Paul Mazzolini alias Gazebo.
Capita di ascoltare una canzone per decenni e, improvvisamente, rendersi conto di non averla mai capita. È il caso di questa splendida canzone di Paul Mazzolini, meglio conosciuto come Gazebo, che, da tormentone del 1983, è divenuta, col tempo, un classico della Italo Disco, e, forse, anche qualcosa di più. Lo so, si tratta di una canzone commerciale, che fa ampio uso di elettronica, e di arrangiamenti semplificati, ma, quelle 4 note di piano, hanno qualcosa di veramente magico. Come si dice in gergo, sono note stregate.
I like Chopin: un testo davvero Americano
Ma torniamo a noi, visto che in questo sito di parla di testi di canzoni, andiamo a vedere di cosa parla parla questo. La traduzione è molto semplice, e, quasi, non c'è nemmeno bisogno di leggere il testo, visto che anche la pronuncia è davvero chiara. Talmente chiara che ho vissuto nella totale convinzione che dietro questo pseudonimo americaneggiante si nascondesse un cantante italiano (come si usava fare all'epoca, non a caso il genere ha preso il nome di Italo Disco). E invece no: Gazebo è veramente americano, anche se il cognome Mazzolini evidenzia le sue origini friulane (confermatomi da lui personalmente, in occasione del concerto di Majano del 2016).
Ecco i primi due paragrafi:
Remember that piano
So delightful unusual
That classic sensation
Sentimental confusion
Used to say
I like Chopin
Love me now and again
Amore fisico verso il grande pianista Chopin?
In effetti già qui qualche cosa non torna. Ho sempre creduto si trattasse di un'atto di reverenza verso l'immenso compositore polacco, invece no. Perché si parla di confusione di sentimenti? E perché questa strana richiesta di fare ancora l'amore? Avrei dovuto pensarci prima che c'era qualcosa che non andava, ma ero troppo ipnotizzato dalla melodia per farci caso. Ci ha pensato lo stesso Gazebo che ho incontrato ieri sera a Majano ad illuminarmi e, devo dire, che ora apprezzo ancor di più questo capolavoro.
Gazebo ci parla della scrittrice George Sand e Chopin
Per capire il senso del brano ci dobbiamo mettere nei panni di George Sand. Chi era questo George Sand? Vi invito a visitare la pagina di Wikipedia nel caso non lo sapeste, ne rimarrete davvero affascinati. In estrema sintesi si tratta di una scrittrice francese (una donna e non un uomo a scapito del nickname scelto). Si tratta di un personaggio ambiguo, che non si è mai capito se fosse stato fosse stato femminista, lesbico, rivoluzionario o altro. È sempre rimasta in delicato equilibrio, a partire dalla scelta del nome. Quello che è certo che ha dedicato tutta la sua vita a combattere il pregiudizi, a partire da quelli sessisti, ragion per cui scelse uno pseudonimo ed un look maschile.
Nella sua vita dedicata ad abbattere i pregiudizi, si scelse anche, tra i numerosi, un amante Polacco (che all'epoca potrebbe essere stato considerato come un extracomunitario di oggi) con un grande genio per la musica: Fryderyk Chopin.
Se avete voglia di leggere la storia della loro relazione, scoprirete che è davvero affascinante. Vi invito a farlo, ma, nel frattempo vi invito a riascoltare la canzona ripensando a quello che avete letto qui: vi trasmettere delle emozioni del tutto nuove (per quanto possa sembrare impossibile che una canzone, dopo 40 anni, possa ancora sorprenderci). Di seguito il testo e buon ascolto.
Testo della canzone I like Chopin di Gazebo
Remember that piano
So delightful unusual
That classic sensation
Sentimental confusion
Used to say
I like Chopin
Love me now and again
Rainy days never say goodbye
To desire when we are together
Rainy days growing in your eyes
Tell me where's my way
Imagine your face
In a sunshine reflection
A vision of blue skies
Forever distractions
Used to say
I like Chopin
Love me now and again
Rainy days never say goodbye
To desire when we are together
Rainy days growing in your eyes
Tell me where's my way
Un testo eccezionale,un grande artista della musica
RispondiEliminaSi, credo sia stato erroneamente gettato nel calderone della musica commerciale anni '80, e una simile etichetta non te la togli più. Un artista sottovalutato insomma
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