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Le più belle canzoni contro la droga

droga uguale morte

Il rock e la droga

Con l'avvento del rock, la musica non è rimasta un mero intrattenimento, ma è diventata un fenomeno sociale, intellettuale e politico. Essendo stata la droga uno dei fenomeni più controversi e discussi del ventesimo secolo, non poteva rimanerne fuori. 
A suo tempo ho fatto un post dove elencavo e descrivevo le canzoni che, in maniera più o meno nascosta, incitavano a far uso di droga (o almeno così sembrava). Visto il successo di quel post, ora ne voglio fare un al contrario: voglio parlare ancora di canzoni sulla droga, ma questa volta di canzoni contro l'uso della droga. Naturalmente ho scelto i brani secondo il mio gusto e la mia interpretazione. Criticate pure la scelta, tanto la cosa mi lascia indifferente, ma preferirei che utilizzaste lo spazio per i commenti per suggerirmi qualche brano interessante da aggiungere.
Se l'articolo vi dovesse piacere, vi invito a leggere anche questo, dove si elencano le più famose canzoni che, invece, inneggiamo alla droga (secondo me anche più interessante).
Disclamer: a scanso di equivoci, lo staff del sito si dichiara contro l'uso di qualunque tipo di droga. Qui non troverete nessuna informazione attendibile sulle droghe, i loro effetti e le loro conseguenze, ma solo commenti a canzoni. In caso necessitiate di informazioni vi invitiamo a rivolgervi al vostro medico di fiducia o a personale preparato e preposto.

Vecchioni - Il capolavoro

E pensare che nemmeno la conoscevo questa canzone. Me la ha fatta scoprire un lettore dai commenti. Che dire? Se il maestro Vecchioni decide di fare una canzone sulla droga, non poteva che fare un capolavoro. D'altronde, non dimentichiamoci che è stato per anni un docente di scuola superiore, per cui senza dubbio ha maturato una particolare sensibilità sul tema.

Marco Masini - Perché lo fai

Questa canzone è troppo diretta, già nel titolo si capisce il messaggio. Io preferisco i testi che si fanno scoprire, che bisogna ascoltare e riascoltare, che bisogna interpretare insomma. Una poesia non deve avere un significato troppo evidente. In ogni caso, come in tutte le canzoni di Masini, si alternano momenti di grande lirica ad altrettanto grandi cadute di stile, con baracconate messe li solo per "far scena". Si usava in quegli anni, per farsi notare. Aveva cominciato Zucchero con "Pippo, che cazzo fai" e, a partire da li, in molti lo hanno seguito. Masini è stato un maestro in questo, ma purtroppo ha spesso rovinato brani delicatissimi, come bella stronza.

Gigi D'Alessio - Non c'è vita da buttare

Il poliedrico cantautore napoletano ha composto e interpretato questa delicata canzone sulla droga. Non sono un suo fan, ma niente da dire: ha centrato l'obiettivo, a partire dal titolo. Non c'è vita da buttare, ovvero, non puoi buttare la tua vita nel cesso con la droga. Non esistono buone ragioni per farlo, nemmeno se sei arrivato alla fine di un amore. Persino lo stile un po' sdolcinato del cantante non stona in questo brano.

Eugenio Finardi - Scimmia

Nel vecchio millennio non c'era Internet, quindi era difficile distinguere tra la realtà e le leggende metropolitane. Ad ogni modo, all'epoca qualcuno narrava che Eugenio Finardi e Alberto Camerini si fossero conosciuti a San Patrignano. Non ho trovato nessun riscontro autorevole a questa storia, quindi probabilmente è falsa (mi riprometto di chiederlo direttamente a Camerini alla prima occasione). Che sia passato o meno da San Patrignano, questa canzone sembra scritta da una persona che la droga la conosce molto bene. Quello che la rende speciale è che, più di ogni altra, riesce a mettere in risalto la facilità con la quale si entra nel tunnel, l'illusione di poterci uscire in qualunque momento, le bugie che ci si racconta, il come si diventa estranei alla società e, per finire, quello di cui un drogato ha davvero bisogno per farcela: amore e comprensione.

Luca Carboni - Silvia lo sai

Ho già dedicato un post a questo capolavoro del cantautore bolognese. Senza dubbio una canzone toccante: Luca Carboni scava dentro l'anima di un giovane adolescente che, per combattere il suo disagio, si rifugia nell'eroina. La sensibilità con cui descrive i sentimenti più intimi è tale che, secondo alcuni, si tratta di una canzone autobiografica. Di sicuro questo brano è un ammonimento, frasi come "e adesso cosa facciamo? non dovevamo andare lontano.." sono un chiaro ammonimento: stai attento a cominciare questo percorso, perché ad un certo punto ti ritroverai perso e non saprai più come tornare indietro!

Antonello Venditti - Lilly

Ho già detto come Antonello Venditti riesca a sbalordirmi per come riesca a leggere dentro l'anima delle donne. La donna in questione questa volte è una drogata (so che sarebbe politicamente corretto usare l'espressione tossicodipendente, ma, in questo caso, drogata si sposa meglio con la crudezza della canzone) che ha perso la sua battaglia. La sensazione che si ha ascoltandola è disarmante. Non chiedetimi perché, ma io riesco perfettamente ad immaginare una ragazze magra, con le occhiaie, sporca che vive in una casa lurida e squallida. Lo so, non lo dice l'artista, ma quel senso di indigenza mi viene subito in mente. Uno squallore e un crudezze che ci invitano a chiedere: ma perché qualcuno sceglie di fare quella fine? Naturalmente Antonello non ci da la risposta.

Fabrizio de Andrè - Cantico dei Drogati 

L'immenso Fabrizio de Andrè a volte mi impressiona. Come fa un essere umano a scavare così a fondo nell'animo umano? E a descrivere l'infelicità, la vergogna, il malessere, il dolore di chi è schiavo della droga? Come fa un essere umano? Forse de Andrè non era un essere umano, don Gallo lo definì addirittura il quinto evangelista. E a sentire queste canzoni come dargli torto?

883 - Cumuli

Anche gli 883 hanno trattato il tema della droga. Lo hanno fatto con la leggerezza che sempre li ha contraddistinti, usando il gergo degli anni '90, la "roba" e le "spade". Forse per questo il messaggio è arrivato diretto. A differenza della maggior parte dei cantautori, loro, nel loro stile, hanno aggiunto un finale positivo, una speranza: uno su mille ce la fa! Ma tu puoi essere uno di loro. Mi sembra importante segnalare qui il commento di Elena: si tratta di una storia vera, il cui protagonista è un amico di Max Pezzali, Alberto Marchesi. Grazie Alberto, perché con il tuo esempio, stai a testimoniare a tutti quanti si trovano adesso dentro al tunnel, che si può uscire.

Gianni Morandi - Uno su mille c'è la fa.

Una canzone dedicata ai disperati, a chi è a terra e si trova dover strisciare. A chi, agli occhi di tutti, è una persona finita. Non si tratta solo dei drogati, ma di tutte le persone che si trovano in una condizione disperata. Ovviamente i tossicodipendenti sono dei perfetti rappresentanti di questa categoria. Peculiarità di questa canzone è il non fermarsi a descrivere la situazione disperata (anzi, viene solo accennata), quanto l'invito ad alzare la testa e combattere. È dura, e solo uno su mille c'è la fa, ma quell'uno potresti essere tu. Un messaggio delicato e ottimista in perfetto stile Gianni Morandi.

Lino Gaetano - Valentina

Un lettore del blog ci ha segnalato questa canzone di Lino Gaetano dove si parla di droga. La ringrazio per la segnalazione e procedo ad inserirla, invitando l'autore a scrivere ancora canzoni belle come queste ed augurandogli il meritato successo. In bocca la lupo!

Jimi Hendrix - Purple Haze

Come la sua interpretazione dell'inno nazionale americano è una delle più belle canzoni mai suonate contro la guerra, Purple Haze lo è contro la droga. Si tratta di "un trip", un viaggio nella nebbia, con un protagonista spaventato, malato confuso, che non riusce nemmeno a capire se sta bene o male. Ma alla fine una frase dice tutot quello che c'è da sapere: "help me, help me Oh no no". Aiutati!

Rolling Stones - Mother's little helper

Ho messo un brano dei Rolling Stones tra le canzoni più famose che inneggiano alla droga e, adesso, mi ritrovo a mettere una loro canzone nella lista delle più belle canzoni contro la droga. Solo una band leggendaria come loro poteva! "Mother's little helper", il piccolo aiutante della mamma, altro non è che il "diazepam" che cominciava ad essere estremamente diffuso tra le donne di mezza età. Si tratta di una pietra miliare nella musica e nella cultura: si comincia infatti a paragonare la "droga di strada" con i farmaci. La facilità con cui sia possibile accedere a psicofarmaci e i loro effetti, spesso simili a quelli delle droghe proibite, diventerà un tema sempre più diffuso, tra chi vuole abolire qualunque forma di droga, ma anche tra chi vuole legalizare le droghe leggere.

Grandmaster Flash and Melle Mel - White Lines (Don't Don't Do It)

Non conoscevo questa canzone, la ho aggiunta perché, secondo Frankie Hi NRG è un bellissimo esempio di rap contro la droga. Credo che il senso della canzone si possa desumere già dal titolo: White Lines (le striscie di cocaina) e Don't Don't Do It (non farlo). Non ho avuto tempo di leggere e studiare bene il testo, ma avrò cura di farlo quanto prima.

Mater of Puppets - Metallica

Secondo quest'interessantissimo post il "maestro delle marionette" dei metallica, altro non sarebbe cheil potente che si arricchisce mediante lo spaccio di droga: il drogato altro non è che una persona prima di ogni volontà completamente manipolata da questo maestro che vuole solo arricchirsi.

Commenti

  1. Eugenio Finardi - scimmia
    Racconta della facilità di arrivare a drogarsi (il buco a casa di un amico) e poi la discesa, per arrivare alla rinascita.
    A proposito di Cumuli degli 883, quella non è un "messaggio di speranza" è una storia vera. Di Alberto Marchesi, amico di vecchia data di Massimo "Max" Pezzali. Alberto fece anche un libro, introvabile, chiamato "cumuli di roba e di spade" nel 1993 in cui raccontava il suo percorso. poi ha avuto una ricaduta e si pensava che morisse, difatti nel 1997 gli ha dedicato la canzone "se tornerai" come fosse morto davvero.
    Conferma che Alberto esiste e NON è morto:
    http://frasimaxpezzali.com/yeye-vi-racconto-i-miei-cumuli-di-robe-e-di-spade/
    poi abbiamo anche Spazzatura, di Alessandro bono. La canzone è dedicata a un suo amico morto di overdose e, da ex tossicodipendente quale era, Bono ha descritto anche lui in modo molto crudo quello che è l'indifferenza verso le persone che si drogano e la ...spazzatura... in cui vivono.
    Poi abbiamo "perché lo fai", di Marco Masini. Racconta la relazione tra un uomo e una ragazza tossicodipendente.
    Magari ne faccio un post su qualcuna di queste, purtroppo però in 'sti giorni non ho tanto tempo.

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    1. Preziosa come sempre. Vado a puntualizzare quanto detto su Cumuli e poi aggiungo anche le altre. Resto dell'idea che, proprio perché una storia vera, il messaggio di Cumuli sia ancora più positivo. Si può davvero uscire dal tunnel, e Marchesi ce lo ha dimostrato!

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  2. Alberto ha fatto anche un video per salutare gli ammiratori di Pezzali, pensa che tramite il sito FrasiMaxPezzali ho tentato di cercare il libro per poterlo leggere e invece anche lo stesso Alberto non sa dove trovarlo! L'avevo trovato su ebay a 99 euro, ma, te pare?
    Per quanto riguarda altre canzoni, c'è pure "dove il cielo è più sereno" di Biagio Antonacci. Non parla direttamente della droga, ma di un suo amico, Adriano, morto per AIDS dopo essere uscito anche lui dalla droga.
    "Adri se penso alla roba, e al male che ha fatto. E a tutta la gente bastarda, che non ha mai pagato. Tu sei l'esempio di come si viene fuori da lì"

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  3. questo brano è contro la droga
    si trova all'interno del libro Valentina di Lino Gaetano
    https://youtu.be/BnXONf4-qoQ

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    1. Grazie per la segnalazione, la vado a menzionare nell'articolo

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  4. Pardon ma non si può dimenticare
    "Il capolavoro" magnifico brano del maestro Vecchioni....
    brividi!

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    1. https://youtu.be/YB5xsUNF5Sg

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    2. Mi hai fatto scoprire una canzone spettacolare. Grazie mille, poi la aggiungo

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