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Princesa: una canzone per una transizione

Nel 1996 Fabrizio De André è uscito con un album chiamato "anime salve", in cui principalmente parla di persone emarginate, spesso perseguitate, o condannate dalla religione alla pena eterna. Anime che, per Faber, sono invece più salve delle altre. La prima canzone dell'album è Prinçesa che racconta la storia vera di una transessuale brasiliana, tratta da un libro biografico scritto da Maurizio Janelli e Fernanda Farias. Una canzone veramente complessa e piena di sonorità, e per questo davvero speciale da considerare ancora attuale, vista la tematica trattata.
La canzone parte con Prinçesa (Fernanda) che si presenta, definendosi "pecora", "vacca", femmina con la camicia aperta e i seni da succhiare. Una persona che sembra avere per se stessa una bassissima autostima, ma all'interno della stessa strofa si scopre che Princesa prova pietà per questi giudizi: "Che agli animali si vuol giocare", intendendo: "la società mi paragona a una pecora o una mucca? OK, lo accetto, ma sappiate che state solo giocando come dei bambini e come tali vi compatisco e vi prendo in giro perché io sono fiera di quello che sono, siete voi che avete bisogno di nascondervi".
Andando avanti con la canzone, si capisce tutto: il sesso biologico di Princesa, in realtà, è quello maschile.
Sotto le ciglia di questi alberi
Nel chiaroscuro dove son nato
Che l'orizzonte prima del cielo
Ero lo sguardo di mia madre
"Che Fernandinho è come una figlia
Mi porta a letto caffè e tapioca
E a ricordargli che è nato maschio
Sarà l'istinto sarà la vita"
E io davanti allo specchio grande
Mi paro gli occhi con le dita
a immaginarmi Tra le gambe una minuscola fica

Fernandinho inizia già in giovanissima età a sentirsi diverso da quello che è il suo sesso di nascita, "il chiaroscuro dove son nato", non intende il paesaggio ma probabilmente questi contrasti che lui vive, ma la madre non riesce a comprendere come quel figlio maschio abbia dei comportamenti e aspirazioni prettamente femminili. "A ricordargli che è nato maschio sarà l'istinto, sarà la vita"... Il pensiero sbagliato di un genitore che non accetta la "diversità" del proprio figlio e pensa che questi, da grande, si possa "sistemare" quando si accorge dell'altro sesso. Mah ...
Nel dormiveglia della corriera
Lascio l'infanzia contadina
Corro all'incanto dei desideri
Vado a correggere la fortuna
Nella cucina della pensione
Mescolo i sogni con gli ormoni
Ad albeggiare sarà magia
Saranno seni miracolosi

Fernandinho è diventato adulto e si mette alla ricerca di una nuova stabilità che gli consenta di realizzare il proprio sogno: diventare una donna a tutti gli effetti. Ma il lavoro modesto e il solo aiuto di farmaci, non glielo permettono e ogni giorno che passa, la speranza del miracolo, viene vanificata.
Perché Fernanda è proprio una figlia
Come una figlia vuol far l'amore
Ma Fernandinho resiste e vomita
E si contorce dal dolore

Perché in questa parte del brano De André fa parlare il protagonista in terza persona quando solitamente parla in prima? Anche il tono di voce del Faber qui è concitato, quasi disperato. Si capisce proprio che il protagonista è diviso in due: Fernanda, che è quel che vorrebbe essere e non è, e Fernandinho, la parte maschile ancora presente che oppone resistenza, anche fisica. E l'unica soluzione possibile, è quella drastica. Parla in terza persona, per far capire che oramai il nostro protagonista non si sente né l'uno né l'altra e la situazione non è più sostenibile.
E allora il bisturi per seni e fianchi, In una vertigine di anestesia, Finché il mio corpo mi rassomigli Sul lungomare di Bahia

Finalmente la soluzione, un intervento chirurgico per completare la transizione anche se Fernanda è consapevole che non sarà mai in tutto e per tutto una donna.
Sorriso tenero di verdefoglia
Dai suoi capelli sfilo le dita
Quando le macchine puntano i fari
Sul palcoscenico della mia vita
Dove tra ingorghi di desideri
Alle mie natiche un maschio s'appende
Nella mia carne tra le mie labbra
Un uomo scivola l'altro si arrende

Veramente tanto di cappello per la poesia ed eleganza con cui De André sta descrivendo la condizione di questa donna transessuale, che si trova a mettersi in mostra (il palcoscenico) per prostituirsi (le macchine puntano i fari ... alle mie natiche un maschio s'appende)... Il contatto sessuale, in questo caso mercenario, viene descritto in modo assolutamente poetico: non è l'amore che sperava Fernanda, è qualcosa di sporco anche secondo lei ma è per ora il massimo che è riuscita ad ottenere.
Che Fernandinho mi è morto in grembo
Fernanda è una bambola di seta
Sono le braci di un'unica stella
Che squilla di luce di nome Princesa

Arriva la consapevolezza: la parte maschile, Fernandinho, non c'è più e Fernanda è consapevole che il suo corpo non è quello di una vera donna "bambola di seta", "fernandinho mi è morto in grembo", lei sa di non poter essere in grado di avere dei figli ma ne era consapevole fin dall'inizio, riuscendo però a trasformare la propria sofferenza interiore passata, in una forza: non c'è più niente di conflittuale ormai, c'è solo questa nuova stella pronta a brillare, di nome Princesa (Principessa, in portoghese).
A un avvocato di Milano, ora Princesa regala il cuore
e un passeggiare recidivo alla penombra di un balcone

De André mostra in queste due righe come Princesa (Fernanda) abbia ottenuto le sue vittorie anche se è consapevole che queste sono parziali: è riuscita a esser quello che voleva essere, ma a causa dell'ipocrisia borghese, è costretta a vivere il suo amore per un avvocato, nascosta in penombra come qualcosa di proibito. Allora si ricorda del suo paese di origine - gli ultimi versi infatti sono in portoghese brasiliano e di fatto ripercorre tutta quella che è la sua vita, dall'infanzia all'attualità.
o mato (la campagna)
o cèu (il cielo)
a senda (il sentiero)
a escola (la scuola)
a igreja (la chiesa)
a desonra (la vergogna)
a saia (la gonna)
o esmalte (lo smalto)
o espelho (lo specchio)
o baton (il rossetto)
o medo (la paura)
a rua (la strada)
a bombadeira (la modellatrice)
a vertigem (la vertigine)
o encanto (l'incantesimo)
a magia (la magia)
os carros (le macchine)
a policia (la polizia)
a canseira (la stanchezza)
o brio (la dignità)
o noivo (il fidanzato)
o capanga (lo sgherro)
o fidalgo (il gransignore)
o porcalhao (lo sporcaccione)
o azar (la sfortuna)
a bebedeira (la sbronza)
as pancadas (le botte)
os carinhos (le carezze)
a falta (il fallimento)
o nojo (lo schifo)
a formusura (la bellezza)
viver (vivere)

Il finale in portoghese è quello più suggestivo, perché è proprio un riassunto di tutte le sensazioni che Fernanda ha provato, partendo dall'ambiente in cui è nata per arrivare alla vita di strada, alle sensazioni di non essere accettata, le violenze subite e finalmente la rinascita.

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