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Living in a Ghost Town - Rolling Stones

Rolling Stones Living in a Ghost Town
Anche i leggendari Rolling Stones non sono riusciti a tenersi fuori da questa coronavirus mania. È partito Bono Vox degli U2, e di li sono seguiti una pletora di artisti. Si sa, cavalcare una crisi è sempre un buon business. Ma questa volta stiamo parlando di una band davvero speciale, saranno riusciti a elevarsi sopra il banale o saranno come tutti gli altri?

Ascoltiamo Living in a Ghost Town dei Rolling Stones senza pregiudizi

Partiamo ascoltandoci, o meglio godendoci, questo brano della rock band per antonomasia, senza fare attenzione al testo. La sensazione iniziale è piacevole, la graffiante e rassicurante voce di Mick Jagger e, a fare da sfondo, la chitarra di Keith Richards. Bello, un nuovo pezzo delle leggende del rock. Peccato che la sensazione piacevole non duri molto, a breve si sente che la voce del cantante manca dell'energia di un tempo, e la chitarra non si sente quasi, niente virtuosismi, niente riff degni di nota. L'aria della canzone, all'inizio interessante, si scopre essere ripetitiva e, dopo neanche un minuto di ascolto, anche noiosa. Insomma, prima ancora di parlare di testi, devo dire che il brano mi ha deluso. Stanco, scontato, noioso, insomma, niente a che vedere con i "veri" Stones. Aggiungo un dettaglio: appena ascoltata la canzone, Youtube ha scelto di mandare in esecuzione "Sympathy For The Devil", mamma mia che abisso. In quel momento mi sono ricordato il perché questa sia considerata una delle più grandi, se non la più grande, band di tutti i tempi. Insomma, questo mi sembra un esperimento affrettato, mediocre e poco azzeccato di cavalcare l'onda di un fenomeno. Fine, ora parliamo di testo.

Significato del testo di Living in a Ghost Town dei Rolling Stones.

Il titolo di questa canzone è già abbastanza evocativo: vivere in una città fantasma. Magari noi di Pordenone ci siamo già abituati, ma per uno che viene da Londra le cose sono un tantino diverse. Già, un'anno fa sarebbero sembrati grotteschi quei filmati di Londra deserta, con tanto di cervi che pascolano in centro. Forse qualcosa di simile lo avevamo visto in film come "ultimo uomo sulla terra" o "zombie". E il significato del testo? Cominciamo dal primo paragrafo:
I’m a ghost
Livin’ in a ghost town
I’m a ghost
Livin’ in a ghost town
You can come look for me
But I can’t be found
You can search for me
I had to go underground
Life was so beautiful
Then we all got locked down
Feel like a ghost
Living in a ghost town, yeah
e devo dire che qui qualcosa di Stones lo si comincia a trovare. Intanto vediamo di tradurlo (cosa molto facile oltretutto):
Sono un fantasma
Che vive in una città fantasma
Sono un fantasma
Puoi guardare in giro di me
Ma non mi puoi trovare
Mi puoi cercare
Devo vivere sottoterra
La vita era così bella
Ora siamo tutti rinchiusi
Mi sento come un fantasma
Che vive in una città di fantasmi
Perché dico che il significato del testo di questa traduzione è pregevole? Perché qui non si parla solo di una città fantasma, ma delle persone stesse che diventano fantasmi. Cioè, la città è deserta, siamo d'accordo, ma io stesso cosa sono? Non sono più un essere umano, ho cessato di esistere, adesso sono solo un idea, un qualcosa che vive sottoterra e che non puoi vedere, puoi solo percepire. Il merito della band è quella di essere andata oltre al "quello che vedi" ed arrivare al "quello che stiamo diventando". In fondo, se non possiamo più relazionarci tra di noi, ci possiamo considerare ancora esseri umani? O siamo semplicemente fantasmi in un mondo di fantasmi? Ghost living in a Ghost Town? Mi ricorda un po' la mitica "Born in USA" di Bruce Springsteen.

Continuiamo con la traduzione del test di Living in a Ghost Town

Once this place was hummin’
And the air was full of drummin’
The sound of cymbals crashin’
Glasses were all smashin’
Trumpets were all screamin’
Saxophones were blarin’
Nobody was carin’ if it’s day or not
Possiamo tradurre questo testo così
Una tempo questo posto era rumoroso (martellante)
e l'aria era riempita dal rumore di tamburelli
Dal suono di cembali distrutti
Di vetri che si spaccavano da tutte le parti
Trombe urlanti
Saxofoni al massimo
e tutti se ne fregavano se fosse stato giorno o notte
Ben, qui un ricordo nostalgico del passato, persino del frastuono che tanto odiavamo e che tanto ci dava fastidio. Strano vero? Si può sentire la mancanza persino del casino notturno, dei vetri spaccati e delle trombe urlanti di notte, che ci facevano chiamare i carabinieri (non da me, e probabilmente nemmeno dagli Stones, ma dalla maggior parte dei cittadini si).

Proseguiamo col testo della canzone dei Rolling Stones.

I’m a ghost
Livin’ in a ghost town
I’m goin’ nowhere
Shut up all alone
So much time to lose
Just starin’ at my phone
Every night I am dreamin’ that you’ll come and creep in my bed
Please let this be over, not stuck in a world without end, my friend
Sono un fantasma
Che vive in una città fantasma
Non vado da nessuna parte
Sono muto e solo
Ho un sacco di tempo da perdere
Tutto il tempo fissando il telefono
Sogno tutte le notti che tu venga nel mio letto
Ti prego, fai finire tutto questo, non voglio rimanere bloccato in un mondo senza fine, amico mio
E qui si torna a quanto detto sopra, l'ossessione, la solitudine, anche la paranoia. Tutto il giorno a fissare lo schermo del cellulare, gli incubi, il desiderio che un fantasma amico ci venga a salvare, quasi pazzia.
Ultima parte del testo di Living in a Ghost Town
Preachers were all preachin’
Charities beseechin’
Politicians dealin’
Thieves were happy stealin’
Widows were all weepin’
There’s no beds for us to sleep in
Always had the feelin’
It will all come tumblin’ down
I’m a ghost
Livin’ in a ghost town
You can look for me
But I can’t be found
We’re all livin’ in a ghost town (Woah)
Oh, livin’ in a ghost town (Woah)
We were so beautiful (Woah)
I was your man about town (Woah)
Livin’ in this ghost town (Woah)
Ain’t havin’ any fun (Woah)
If I wanna party (Woah)
It’s a party of one (Woah)
Qua non servirebbe neanche una traduzione, ma la facciamo lo stesso, tanto ci si mette poco.
I preti predicavano
Gli enti di beneficenza facevano la carità
I politici tramaciavano
I ladri rubavano allegramente
Le vedove piagevano
Non ci sono letti dove dormire
L'ho sempre sentito
Che un giorno tutto sarebbe crollato

Sono un fantasma
..

Viviamo tutti in una città fantasma
Si, viviamo in una città fantasma
Era tutto così bello
Io ero un abitante della vostra città
Vivo in una città fantasma
Senza nessun divertimento
Se voglio fare una festa
Sarà una festa per una sola persona
Significato del testo e della traduzione
Bene, qui si rafforza il concetto espresso sopra: si sente la mancanza della vecchia vita, di tutto, persino delle cose che odiavamo. Ci manca persino il casino, i ladri, gli incidenti, i testimoni di Geova che suonano alla porta... persino i politici furbacchioni. Tutto è finito, tutto sembra finito.

Ancora una canzone sul coronavirus COVID-19

Bene, se ho bocciato la musica, devo promuovere il testo, certamente più originale di tutti quelli su coronaviruts COVID-19 sentiti fino ad ora. Non lo trovo attuale, ma, addirittura, futuristico. Credo che tra 20 anni, se l'epidemia non dovesse finire, descriveremo così il nostro vecchio mondo. Un mondo difficile, pericoloso e rumoroso, ma dove valeva la pena vivere. Vi prego, se avete 5 minuti, andatevi a riascoltare "al di la del muro" di Luca Barbarossa. Sembra fatta apposta. Tornando a Living in a Ghost Town, leggendo il testo anche al musica acquista un significato: al primo ascolto sembrava noiosa, ripetitiva e paranoica, ma, forse, era proprio questo il senso: descrivere questi giorni in cui la vita è noiosa, ripetitiva e paranoica. Forse i Rolling Stones ci hanno azzeccato anche questa volta.

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