Un piccolo aggiornamento: decenni dopo la sua uscita, la canzone è tornata nell'hit parade dei singoli più venduti sul web, per ora alla posizione 43. E pensare che, quando questo brano è stato scritto, Internet nemmeno esisteva, anzi, nemmeno i PC esistevano.
Rino Gaetano ai tempi del COVID-19
No, non sono d'accordo. Anzi, cerchiamo di essere chiari, qualunque iniziativa finalizzata a diffondere ottimismo e speranza in questo periodo di COVID-19 ha la mia approvazione, ma la scelta della canzone del grande artista calabrese la trovo davvero poco azzeccata. L'errore sta proprio nel significato e nell'interpretazione di quel ritornello allegro e quasi ossessivo: "ma il cielo è sempre più blu". Basta conoscere un poco il Rino Gaetano per capire che qualcosa non torna. Infatti quel cielo sempre più blu è pura ironia, una presa in giro, da parte di un intellettuale (trovo riduttivo definirlo semplice cantautore) che, assieme a Pasolini, aveva intuito la deriva che stava prendendo la società. "Il cielo è sempre più blu" si potrebbe tradurre come "qui sta andando tutto a remengo, ma voi continuate a guardare la Carrà che conta i fagiolini che va tutto bene" (l'esempio della Carrà è calzante, in quanto rappresenta proprio la deriva degli anni '80).
Il significato di una canzone di contestazione
Mentre tutta Italia si illudeva che la crescente ricchezza economica e l'arrivo del consumismo ci avrebbe portati ad un futuro sempre più roseo e felice, insomma vedevano un cielo sempre più blu, lui si accorgeva che le cose stavano proprio così. Lo sarebbe potuto diventare se, parallelamente all'arrivo della ricchezza, ci fossero stati anche un crescita culturale, una lotta alle ingiustizie sociali e un rinata coscienza popolare. Tutte cose che sono venute meno e che, di conseguenza, ci hanno portato ai dorati anni '80, un'illusione dalla quale ci siamo svegliati negli anni '90. E da li tutto in discesa. Oggi egoismo, paura per il futuro e diseguaglianza sociale, regnano sovrane. Lui lo aveva previsto, ma, come si dice, compito dei profeti e dare idee agli imbecilli cent'anni dopo, ed è in questi termini che va cercato il significato di questo testo.
Ecco perché non trovo che questa sia la canzone ideale per questi flash mob, ad ogni modo, non importa, l'importante è che la gente ci creda ed io ho scelto di unirmi a loro. Mi viene però in mente il grande Capparezza quando ha pregato la gente di non suonare "vieni a ballare in Puglia" ai matrimoni. Cazzo, possibile che nessuno si sia accorto che in quella canzone si parli di morte? Cioè, se volete capire il vero significato della canzone, basta che cambiate la parola "ballare" con "morire" e ne otterrete il vero senso.
Il testo de "il cielo è sempre più blu" di Rino Gaetano
Ma perché dico tutto questo? Forse è arrivato il momento di andare a vedere il testo:
Chi vive in baracca, chi suda il salarioChi ama l'amore e i sogni di gloriaChi ruba pensioni, chi ha scarsa memoriaChi mangia una volta, chi tira al bersaglioChi vuole l'aumento, chi gioca a SanremoChi porta gli occhiali, chi va sotto un trenoChi ama la zia, chi va a Porta PiaChi trova scontato, chi come ha trovatoNa na na na na na na na na na
genio puro! Ho passato ore a studiare testi, ma ogni volta che leggo o ascolto un testo di Rino Gaetano, mi arriva una scossa al cuore. Questo artista è immenso, penso che possa tranquillamente sedere al lati di de Andrè o Vasco Rossi. Comunque, il testo molto, e dico MOLTO, sottile. Parla delle frustrazioni e dell'insoddisfazione, che colpisce indifferentemente tutte le categorie e le classi sociali. Insomma, quella malsana ingordigia insita nell'essere umano, che lo porta ad invidiare sempre qualcuno che sembra stare meglio di lui e che fa si di non averne mai abbastanza. Capiamo un momento: si fa un elenco di persone. Ci siamo dentro tutti, dal barbone che vive in strada, all'operaio che si suda il salario, allo studente/intellettuale che si accontenta, a chi invece sogna l'impossibile. Poi arriviamo ai ladri ed i politici corrotti, che rubano, ma non ricordano, hanno scarsa memoria... C'è chi ha difficoltà a far quadrare il pranzo con la cena, chi ritiene di non guadagnare abbastanza e chi gioca al casino, perché spera di avere di più. Chi porta gli occhiali sono i quadri e chi va sotto un treno i falliti. Chi ama la zia sono i ruffiani, che sperano di avere qualcosa in eredità (ma anche una raccomandazione). Chi va a Porta Pia cerca sempre raccomandazione e, magari, ha trovato anche "scontato". Insomma, ha trovato la raccomandazione.
Non lo voglio sbobinare tutto, lascio a voi il divertente compito, voglio solo estrarre qualche frase a conferma della mia testi.
Siamo tutti meschini in egual misura
Tutte le persone che vengono elencate sono insoddisfatte del loro reddito: chi sogna i milioni e gioca d'azzardo... negli anni '70 nei casino ci andavano solo i ricconi, e perché ci andavano? Perché i milioni che avevano non gli bastavano. Chi ruba chi lo lotta, chi ha fatto la spia è chi è costretto ad arraggiarsi ogni giorno per arrivare a sera e, per arrotondare meglio, non disdegna di vendersi e fare la spia. Esattamente come il contadino e chi spazza i cortili.
E così tutta una lista di figure di successo e di figure fallite che, alla fine, non sono molto diverse. Insomma, la ricchezza è solo una pia illusione, la meschinità del genere umano resta la stessa, con o senza soldi sotto il materasso. Vabbè, il cielo è sempre più blu...
Commenti
Posta un commento