Da qualche giorno gira sulla radio il testo della canzone “Un
posto per me” del poco conosciuto, secondo me ovviamente, Andrea Nardinocchi.
Una canzone molto tranquilla e rilassante con un video a dir
poso stravagante. E se posso permettermi, credo che la voce di questo ragazzo
sia molto, ma molto somigliante a quella di Luca Napolitano. Chissà che fine ha
fato??
La canzone parla della continua ricerca di un posto dove
poter vivere meglio da solo e in compagni della persona che si ha accanto ma
ovviamente si rende conto perfettamente che un posto del genere non esiste.
Ma passiamo alla spiegazione passo per passo
Vorrei, un posto per me
Anche se
Non c'è
Un posto dove non c'è mai il perchè
Un posto che mi prende, mi toglie il male di vivere
Saltare senza riafferrare dove tutti ridono e trovano un posto per se
Sta dicendo che sta cercando un posto più adatto a se di
modo che non si senta sempre fuori posto ma sa che questo non posto non esiste
. Vorrebbe essere in un posto non ci sono i perché e non sente il dolore del
vivere i giorni bui. Vorrebbe sentirsi libero di poter saltare se non preoccuparsi
di come ritornare a terra, perché questo posto in cui si trova adesso è pronto
a giudicare, a ridere sentendosi migliori di lui.
Un posto dentro a questo istante
Un posto che mi sente, mi accoglie e non vuole niente
E ricomincia a respirare mentre tutti vivono e trovano un posto per se
Vorrebbe fermare il tempo in questo instante e vivere lì perché
quell’instate è quello giusto per lui che è pronto ad accoglierlo e ad
accettarlo per quello che è senza chiedere niente in cambio. Solo il questo
momento lui sente di poter continuare a respirare liberamente mentre tutto ciò
che gli sta attorno continua a vivere la propria vita cercando a loro volta il
posto giusto.
E quante volte e dovrà dire
Che mi dispiace, ma devo andare
Vorrei restare
Per poter finalmente dire
Non devo più cercare qui è il posto per me
Si chiede quante volte dovrà ancora scappare dia momenti e
luoghi che non sono fatti per lui, il suo desiderio è quello di restare per
poter dire e non dover più cercare il posto giusto per se stesso.
Un testo un po’ contorto ovviamente, ma se lo si legge con attenzione
ci si può accorgere che sta dicendo qualcosa di molto intelligente e saggio.
Io credo si tratti semplicemente di un eterno pessimista, consapevole del fatto che non esiste un posto al mondo (non fisico naturalmente, ma una condizione mentale e affettiva) dove essere veramente felici. Non esiste per lui, ma non esiste per nessuno, in quanto è prerogativa dell'uomo cercare continuamente un posto migliore.
RispondiEliminaL'ultima strofa sta ad indicare proprio il fatto che, se anche avessimo la sensazione di averlo trovato, qualche forza inspiegabile e irrazionale ci spronerebbe comunque ad andarcene e a cercare qualcosa di nuovo.