"I soli" è il titolo del testo della canzone scritta e cantata dal grande maestro Giorgio Gaber e reinterpretata dal bravissimo Biagio Antonacci che si dimostra, anche questa volta, di avere la stoffa per poter essere definito tra i più grandi cantanti della storia musicale Italiana.
E le classifiche e i dischi venduti lo possono testimoniare più delle parole che si possono spendere qui o da altre parti.
La canzone parla della solitudine, un'argomento che secondo me è sempre e sempre sarà di attualità. Ne parlava anni fa il maestro Giorgio e lo si può riproporre tranquillamente oggi. Questo forte desiderio e forte paura di rimanere soli. C'è chi la desidera perché solo in quella maniera potrà sentirsi tranquillo e sereno e c'è chi la teme perché il silenzio della solitudine molto spesso porta alla depressione, alla pazzia.
Ma passiamo alla spiegazione passo per passo della canzone.
Le persone sole sono viste dalla società, cioè lo stato, come individui strani che trovano piacere a stare soli. Sono persona fuori dagli schemi e per questo fanno paura, perché inizierebbero ad usare la loro testa invece di essere parte del gregge che è stato allevato con tanta cura dalla società.
Non si sa bene come descrivere o cosa realmente siano le persone sole, potrebbero essere dei ribelli o peggio ancora dei disertori pronti a combattere la società e diventare loro i nuovi pionieri di quest'ultima.
I solitari sono persona che girovagano per le strade in cerca e in attesa del niente se non del puro caso e per questo gli definisce come degli eroi, persone coraggiose capaci di intraprendere strade sconosciute che potrebbero portare da qualunque parte, qualunque esperienza, qualunque pericolo.
Dice che le persone sole sono tante, con queste parole secondo me identifica anche se stesso in questa categoria, e gli vede con volti da adolescenti ma che esprimono una certa quantità di saggezza. A volte gli vede pieni di energia, convinti di quello che fanno, della strada intrapresa, altre volte invece gli vede tristi e depressi probabilmente sia per il fatto di essere soli, sia per la delusione che lo stato provoca.
C'è chi decide di farsi una famiglia sua perché sente la necessità di stare in compagnia, di non sentirsi più solo ma presto si accorgerà che alla fine sarà sempre solo e vivrà sempre nella sua solitudine.
Le persone sole non soffrono la solitudine e la malinconia, sono persona in grado di stare bene con se stessi e quindi non si sentiranno mai soli, saranno sempre in ottima compagnia.
E le classifiche e i dischi venduti lo possono testimoniare più delle parole che si possono spendere qui o da altre parti.
La canzone parla della solitudine, un'argomento che secondo me è sempre e sempre sarà di attualità. Ne parlava anni fa il maestro Giorgio e lo si può riproporre tranquillamente oggi. Questo forte desiderio e forte paura di rimanere soli. C'è chi la desidera perché solo in quella maniera potrà sentirsi tranquillo e sereno e c'è chi la teme perché il silenzio della solitudine molto spesso porta alla depressione, alla pazzia.
Ma passiamo alla spiegazione passo per passo della canzone.
I soli sono individui straniConsiderata la grande simpatia di Gaber per lo stato e la politica, credo di aver capito molto bene cosa sta veramente affermando con questa canzone.
Con il gusto di sentirsi soli
Fuori dagli schemi
Non si sa bene cosa sono
Forse ribelli forse disertori
Nella follia di oggi i soli sono i nuovi pionieri
Le persone sole sono viste dalla società, cioè lo stato, come individui strani che trovano piacere a stare soli. Sono persona fuori dagli schemi e per questo fanno paura, perché inizierebbero ad usare la loro testa invece di essere parte del gregge che è stato allevato con tanta cura dalla società.
Non si sa bene come descrivere o cosa realmente siano le persone sole, potrebbero essere dei ribelli o peggio ancora dei disertori pronti a combattere la società e diventare loro i nuovi pionieri di quest'ultima.
I soli e le sole non hanno ideologieLe persona sole, secondo lo stato, sono prive di ideologie e insofferenti all'idea del numero due, cioè non essere più soli. Gli considerano come disadattati, degli atei, senza un'appartenenza ideologica e spirituale, senza fiducia e senza pretese dalle vicende sociali visto che a casa non c'è nessuno ad aspettarli.
a parte una strana avversione per il numero due
Senza nessuna appartenenza
Senza pretesti o velleità sociali
Senza nessuno a casa a frizionarli con unguenti coniugali
Ai soli non si addice l'intimità della famigliaQui Giorgio Gaber esprime dei pensieri molto profondi che secondo me riguardando anche se stesso. Infatti, dice che gli uomini e le donne comunque sia, sono sempre soli, nessuno è fatte per avere una famiglia. Ogni tanto si sente la mancanza dell'amore e ci si rendono conto dell'allegria che esso porta ma è proprio quell'attimo di smarrimento che ci porta a crearla. E così ci si allena a sorridere per nascondere la fatica che comporta avere una famiglia.
Magari solo un po' d'amore quando ne hanno voglia
Un attimo di smarrimento, un improvviso senso d'allegria
Allenarsi a sorridere per nascondere la fatica
Soli vivere da soli, soli uomini e donne soli
I soli si annusano tra loroContinua dicendo che le persone sole si riconosco tra di loro perché sono molto bravi a crearsi questo alone di mistero facendo sì che diventino terribilmente affascinanti, proprio come la grande stella del cinema statunitense Humpherey Bogart.
Sono così bravi a crearsi intorno un aria di mistero
Sono gli Humphrey Bogart dell'amore
Sono gli ambulanti sono gli dei del caso
I soli sono gli eroi del nuovo mondo coraggioso
I soli e le sole ormai sono tanti
Con quell'aria un po' da saggi un po' da adolescenti
A volte pieni di energia a volte tristi e depressi
I solitari sono persona che girovagano per le strade in cerca e in attesa del niente se non del puro caso e per questo gli definisce come degli eroi, persone coraggiose capaci di intraprendere strade sconosciute che potrebbero portare da qualunque parte, qualunque esperienza, qualunque pericolo.
Dice che le persone sole sono tante, con queste parole secondo me identifica anche se stesso in questa categoria, e gli vede con volti da adolescenti ma che esprimono una certa quantità di saggezza. A volte gli vede pieni di energia, convinti di quello che fanno, della strada intrapresa, altre volte invece gli vede tristi e depressi probabilmente sia per il fatto di essere soli, sia per la delusione che lo stato provoca.
Dice che le persone sole sono abbastanza orgogliosi da bastare a se stessi, non sono adatti a vivere una vita tranquilla e noiosa. A volte se la scelgono da soli questa vita, altre volte glie lo impone il caso.I soli c'han l'orgoglio di bastare a se stessi
Ai soli non si addice il quieto vivere sereno
Qualche volta è una scelta qualche volta un po' meno
Aver bisogno di qualcuno cercare un po' di compagnia e poi vivere in due
È scoprire che siamo tutti soli, vivere da soli
Soli uomini e donne soli
La solitudine non è malinconia
Un uomo solo è sempre in buona compagnia
C'è chi decide di farsi una famiglia sua perché sente la necessità di stare in compagnia, di non sentirsi più solo ma presto si accorgerà che alla fine sarà sempre solo e vivrà sempre nella sua solitudine.
Le persone sole non soffrono la solitudine e la malinconia, sono persona in grado di stare bene con se stessi e quindi non si sentiranno mai soli, saranno sempre in ottima compagnia.
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