Francesco Gabbani un grande musicista
Si dica quel che si dica, secondo me Francesco Gabbani è stata la miglior rivelazione dell'ultima decade. Belle musiche, bei testi, grande musicista de ottima presenza scenica, quella presenza che solo anni di gavetta ti possono dare, e non la presenza ad un reality. A tutto questo va aggiunta la giusta dose di umiltà e la capacità di stare lontano dalla ribalta, e di non cercare la visibilità sempre e a tutti i costi, come fanno i trepper da 4 soldi...
Viceversa: un testo di Gabbani sulle contraddizioni
Il significato del testo di Viceversa va ricercato nei giochi di parole dei quali, l'autore romagnolo, è un grande maestro. Doppiamente maestro, perché nei giochi di parole che si contraddicono, sta anche la contraddizione dell'uomo, del amore in questo caso. Detto così, più che aiutare a dare un interpretazione, ho l'impressione di rendere la cosa ancora più oscura. Partiamo da un punto di vista diverso, che magari è meglio. L'amore è la cosa più complicata del mondo? Direi proprio di si, se pensiamo che ci interroghiamo su di esso da migliaia di anni e ancora non lo abbiamo capito. C'è gente che impazzisce per amore, gente che fa le cose più impensabili, altri che si trasformano, altri finiscono dallo psichiatra... si: non c'è niente di più difficile dell'amore da capire.
Le contraddizioni dell'amore nella canzone Viceversa di Francesco Gabbani
Ma potrei anche dirvi che l'amore è la cosa più semplice del mondo! Non serve niente per provare e per dare amore. L'amore viene da solo, ci fa innamorare senza un motivo e, la cosa bella, è che non serve nemmeno cercarlo questo motivo. Arriva da solo e basta, tutto il resto sono solo chiacchiere!
Ecco, quello che ho appena spiegato è uno dei paradossi che tanto piacciono a Francesco Gabbani. E allora di cosa parla il testo? Di un battibecco che è anche un diluvio universale! Di anime purissime e sporchissimi difetti (quanto non è vero! Crediamo tutti nel vero amore, e ci crediamo veramente, e poi vediamo le strade di notte trafficate da padri di famiglia in cerca di amore mercenario).
Lascio a voi il divertimento di vedere una per una le contraddizioni attorno alle quali è stato costruito il testo, io mi limito al ritornello: "che sei tu che fai stare bene quando io sto male e viceversa". Quanto sembra assurdo, ma quanto non è vero? È per questo che Francesco Gabbani è un grande! Con semplicità mette li dei contrasti attorno ai quali potremmo stare anni a riflettere. Neanche paragone che i banalissimi testi Rap che stanno inondando l'etere, anche se, apparentemente, condivido la stessa leggerezza. La vera differenza è che qui, se cominci a scavare, ci trovi anche la sostanza. Un tempo indovinavo sempre chi avrebbe vinto il festival. Poi, l'anno in cui vinse Gabbani, per la prima volta sbagliai. Da quell'anno ho smesso di fare previsioni. Ebbene, da oggi ricomincio, e candido Gabbani vincitore, con l'augurio che non mi freghi una seconda volta.
Testo della canzone viceversa di Francesco Gabbani.
Tu non lo dici ed io non lo vedo
L’amore è cieco o siamo noi di sbieco?
Un battibecco nato su un letto
Un diluvio universale
Un giudizio sotto il tetto
Up con un po’ di down
Silenzio rotto per un grande sound
Semplici eppure complessi
Libri aperti in equilibrio tra segreti e compromessi
Facili occasioni per difficili concetti
Anime purissime in sporchissimi difetti
Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni
Solitudini e condivisioni
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
E detto questo che cosa ci resta
Dopo una vita al centro della festa?
Protagonisti e numero uno
Invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno
Madre che dice del padre:
“Avrei voluto solo realizzare
Il mio ideale, una vita normale”
Ma l’amore di normale non ha neanche le parole
Parlano di pace e fanno la rivoluzione
Dittatori in testa e partigiani dentro al cuore
Non c’è soluzione che non sia l’accettazione
Di lasciarsi abbandonati all’emozione
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
È la paura dietro all’arroganza
È tutto l’universo chiuso in una stanza
È l’abbondanza dentro alla mancanza
Ti amo e basta!
È l’abitudine nella sorpresa
È una vittoria poco prima dell’arresa
È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!”
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
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