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Testo, ti dichiaro in arresto!

Articolo a cura di: Elena Brescacin e Costadilevante
Dopo che sei ragazzi hanno perso la vita durante un concerto del cantante Sfera Ebbasta, in una assurda caccia al capro espiatorio i social si stanno scatenando, accusando i cantanti moderni di fare testi "diseducativi". "Se fosse mio figlio non lo manderei a vedere un concerto di un cantante che parla esplicitamente di se - sso e droga", e via dicendo...
Andiamo allora a sentirci qualche canzone del passato, per trarne qualche spunto educativo, d'accordo?
DISCLAIMER:  il nostro scopo è interpretare dei testi di canzoni. Non è detto che la nostra interpretazione sia corretta e, soprattutto, che condividiamo il pensiero dell'autore. In particolare questo post NON rappresenta un invito a raccogliere e seguire il messaggio della canzone! Gli autori del BLOG si dissociano completamente da tutti i messaggi che istigano alla violenza, all'uso di alcool o droghe, o a comportamenti lesionistici o autolesionistici. 
Prima di procedere, desidero avvertire i lettori che il post potrebbe contenere parole forti, per cui se la sensibilità di qualcuno viene urtata da determinati testi, invito a passare oltre.

Iniziamo con qualcosa di morbido

Primi anni 80, i Police con Every breath you take - già ne ho parlato in un articolo di questo blog-: "ogni mossa che fai, ogni passo che fai, ogni respiro che fai io ti guarderò"... Stalking allo stato puro.
In Italia, Jovanotti era agli inizi e in "la mia moto" cantava così:
Sei come la mia moto, sei proprio come lei. Andiamo a farci un giro fossi in te io ci starei.
Una donna paragonata alla moto ... ma scherziamo? No, ma dai, è il contrario! Una dovrebbe sentirsi orgogliosa di farsi paragonare alla moto, vista l'importanza che per molti uomini ha questo mezzo motorizzato e visto quanti viaggi ci si fanno. Insomma, dipende dai punti di vista, se poi la moto te la fai rubare o ti ci schianti o la vendi appena ti stufi? :. Non solo: Jovanotti cantava alla madre: "prendo la moto si, ma senza casco... torno tardissimo... numero uno faccio quello che farei...".
Anni 90, Articolo 31. L'ormai nota Maria maria ti amo, ti voglio, più chiaro di così! Maria che fa Giovanna di secondo nome, devo andare all'aeroporto e lei non va d'accordo tanto con i cani... Non c'è bisogno di tanti sotterfugi per capire chi sia questa amata Maria.
Sempre gli Articolo 31: "Voglio una lurida, datemi una lurida" e giù con citazioni su come fosse bello essere (o volere) una donna che non si lava. Ma sì, questa è ironia, è chiaro. Non confondiamo l'ironia con l'incitamento a qualcosa!

Pietrangelo Bertoli - Contessa

Brano scritto nel 1966 e poi rilanciato negli anni 90 dai Modena City Ramblers. Il ritornello recita:
Compagni dai campi e dalle officine
prendete la falce portate il martello
scendete giù in piazza picchiate con quello
scendete giù in piazza affossate il sistema.
Si tratta di un palese invito alla rivolta armata contro il potere. Divenne uno degli inni del '68.

Sex Pistols - Anarchy in The UK

Fin troppo facile citare questa canzone. Un invito a distruggere tutto, ma attenzione, a differenza del sopracitato testo di Pietrangelo Bertoli, dove la violenza era considerata uno strumento di lotta politico sociale, in questo caso è gratuita e fine a se stessa. Cito un frammento:
Don't know what I want
But I know how to get it
I want to destroy the passerby
che si potrebbe tradurre  come:
Non so cosa voglio
Ma so come ottenerlo
Voglio distruggere il viandante
Insomma, distruggere per distruggere, senza nemmeno sapere il perché. Certo, si potrebbe approfondire il concetto, nel senso che, secondo la Punk Band londinese, the Passerby, il cittadino medio, è il male, rappresenta la borghesia, le regole imposte, il male dell'Inghilterra. Sembrerebbe probabile che il concetto di distruzione sia riferito a distruggere le regole che hanno creato una società di regine e operai. Eppure, nelle interviste rilasciate negli anni da Johnny Rotten, sembra che non fosse così. Sembra quasi che siano frasi buttate li a caso solo per fare rima. Resta comunque un invito alla violenza.

Il sessismo dei Queen

Ultimamente i Queen hanno letteralmente "invaso" i social network dato il grandissimo successo del film Bohemian Rhapsody. E' una delle band più adorate del ventesimo secolo, quasi visti come delle indiscusse divinità, eppure i paladini del femminismo più estremo e i fanatici del politicamente corretto ad ogni costo, potrebbero avere seriamente qualcosa da ridire. Prendiamo il testo più palesemente "sessista", fat bottomed girls:

Are you gonna take me home tonight ?
Ah down beside that red firelight
Are you gonna let it all hang out ?
Fat bottomed girls
You make the rockin' world go round

Hey I was just a skinny lad
Never knew no good from bad
But I knew life before I left my nursery - huh
Left alone with big fat Fanny
She was such a naughty nanny
Heap big woman you made a bad boy out of me
Hey hey!
Wooh

I've been singing with my band
Across the wire across the land
I seen every blue eyed floozy on the way, hey
But their beauty and their style
Went kind of smooth after a while
Take me to them dirty ladies everytime
Che tradotto, significa:
Mi porterai a casa stanotte?
Ah,accanto alla rossa luce di quel focolare
Lo metterai bene in mostra?
Ragazze dal cu- lo grosso
Siete voi che fate girare questo mondo traballante
Hey,ero solo un ragazzino smilzo
Incapace di distinguere il bene dal male
Ma ho conosciuto la vita prima di lasciare l'asilo
Da solo con Fanny la grossona
Era proprio una grande sporcacciona
Gigantesca donna, faresti di me un cattivaccio
Hey hey!
Wooh
Ho cantato con la mia band
Oltre ogni confine,da un capo all'altro del mondo
Ho incontrato sulla mia strada tutte le prosti-tute dagli occhioni blu, hey
Ma la loro bellezza e il loro stile
Mi davano noia dopo un po'
Portatemi sempre da loro,da quelle sporcaccione [...]
Sessismo, prostituzione... tutto in un colpo solo. I Queen che facevano testi del genere oltre che drogarsi come spugne dopo i concerti, Freddie Mercury con una sessualità tutt'altro che fedele alle più rigide regole religiose, e succede che ti vedi i moralisti da social network prendersela con Sfera ebbasta e poi condividere citazioni di Freddie Mercury, frasi in inglese dei Queen, ma come si fa a non ridere di fronte a tutto ciò?

E che ne diciamo di Vasco?


Senza andare a scomodare l'estero, in Italia abbiamo l'emblema della trasgressione per antonomasia: Vasco Rossi. Dalla romanticissima "Gabri", in cui racconta una relazione con una ragazzina allora sedicenne , Gabri infatti si chiama Maria Gabriella Sturani ed è la madre del figlio Lorenzo, nato nel 1985, che Vasco ha riconosciuto poi i primi anni 2000 come figlio suo dopo che, divenuto adulto, ha espresso alla madre questo desiderio di conoscere il padre.
Adesso spogliati, che voglio morderti, voglio sentire ancora il tuo piacere esplodere col mio ... con le mie mani tra le gambe, diventerai più grande... ma che, ci stiamo tutti sbagliando, in realtà Vasco a Gabriella la ha portata al luna park, giusto?
E questo è niente. Tutto sommato Vasco, con questa ragazza con cui è rimasto anche in buoni rapporti, ha avuto una storia discutibile ma a suo modo bella. Vasco però nel suo repertorio, ci ha regalato altre perle:
Nel 1982, Vasco cantava Colpa di Alfredo, a leggerne il testo ai giorni nostri pare di sentire i sostenitori di determinati movimenti indirizzarsi contro persone di certi paesi stranieri ...

Ho perso un'altra occasione buona stasera
E' andata a casa con il ne*ro, la tr*ia!
Mi son distratto un attimo...
Colpa d'Alfredo
Che con i suoi discorsi seri e inopportuni
Mi fa' sciupare tutte le occasioni
E prima o poi lo uccido!... Lo uccido!
E lei invece non ha perso tempo
ha preso subito la palla al balzo
L'ho vista uscire mano nella mano con quell' africano
Che non parla neanche bene l'italiano
Ma si vede che si fa' capire bene quando vuole....

Oltre a questa, Vasco ne ha scritta un'altra: Ieri ho sgozzato mio figlio, è stato uno sbaglio, credevo fosse un coniglio ... e non è l'unica. Mi pare sufficiente per ricordare che i genitori i quali ora vorrebbero negare i cantanti di oggi ai propri figli, sono quelli a cui quand'erano adolescenti, veniva negato Vasco. Come la mettiamo?

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