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Racconti in musica: Luca, ragazzo tormentato

Da sempre sono un'appassionata di musica e, tra le tante canzoni, mi piace andare ad esplorare tra gli archivi digitali più o meno on line scoprendo delle belle perle, tra la musica demenziale e quella sedicente seria che a volte diventa più demenziale dell'altra: in questo clima pre-festivo, mi sono trovata ad ascoltare delle canzoni che hanno dato fondo alla mia fantasia, scoprendo in testi slegati tra loro, delle storie da costruire e raccontare.
Nel mio repertorio ho potuto far caso a un nome ricorrente, Luca, del quale unendo i testi di varie canzoni si può tranquillamente raccontare una storia con due finali.

Luca era gay, e adesso sta con lei


Anno 2010. Giuseppe Povia, in arte Povia, si è presentato a Sanremo con una canzone che ha fatto immediatamente clamore mediatico: Luca era gay, ispirata alla discutibile storia di Luca di Tolve, il quale in un libro sostiene di essere "guarito dall'omosessualità" grazie alla religione. Poi Povia ripara il tiro dicendo "nessuna malattia, nessuna guarigione" ma porta comunque avanti il messaggio secondo cui si può diventare omosessuali e ritornare etero... No comment.
Luca era gay, e adesso sta con lei. Luca parla con il cuore in mano, luca dice sono un altro uomo.

In realtà il brano avrebbe dovuto chiamarsi "un altro uomo", ma poi gli venne cambiato il titolo perché la gente se lo sarebbe ricordato come "luca era gay" in ogni caso. Successivamente uno youtuber chiamato Carmine di Pancrazio, ha creato delle parodie: una sulle note di "vorrei avere il becco" sempre di Povia, in cui prende in giro Luca "guarito". E l'altra sulle note di "luca era gay", rispondendo che no, Luca è ancora gay ...
Attenzione che le parodie sono parecchio sporcaccione per cui si clicchi il link solo se si è disposti ad ascoltare certi linguaggi.

Luca e la festa: Silvia Salemi


Come detto, con varie canzoni in cui compare il nome Luca, si può raccontare una storia. Nel brano di Povia si parla di una festa, in cui Luca conosce la lei:
...poi ad una festa, fra tanta gente, ho conosciuto lei che non c’entrava niente.
Lei mi ascoltava, lei mi spogliava, lei mi capiva, ricordo solo che il giorno dopo mi mancava.

In tempi non sospetti, nei primi anni 90, arriva una giovane protagonista di Sanremo, Silvia Salemi, che cantava proprio di una festa nella canzone intitolata A casa di Luca!
ma certo che provo qualcosa per te...
ma dire amore è difficile, l'epoca del "tun tun cha ci pa tu pa tum"
ci ha stordito il cuore, siamo isole senza valore
ma la sera a casa di luca torniamo a parlare,
ma la sera a casa di luca che musica c'è
pochi amici a casa di luca, lo stato ideale
perché ognuno a casa di luca è nient'altro che sé,
certe sere a casa di luca facciamo le tre, cantando le canzoni
che belle vibrazioni...ancora

Si tratta soltanto di coincidenze, ma è divertente vedere come possano stare bene queste due storie di una ragazza che prova un feeling per un ragazzo di nome Luca, e anni dopo un altro cantante senza alcun legame con la canzone di anni prima, racconti la stessa cosa dal punto di vista di Luca.

Silvia lo sai che Luca si buca?


Stavolta un cantante di nome Luca, Luca Carboni, racconta la storia (parla di se stesso?) Luca è un ragazzo tormentato, la ragazza è innamorata di lui. Curiosamente si chiama Silvia, ma non c'entra niente con la Silvia autrice della canzone di prima! Poco importa. Lei lo ama, ma lui è tormentato da qualcosa di più grande di lui.
Che buffo era Luca mentre provava a tenerti la mano, non potevo non prendervi in giro, ma capivo che nasceva qualcosa di strano.
...Silvia lo sai, lo sai che luca si buca ancora?
...Silvia tu ridevi e scherzavi, Luca invece non parlava mai. Luca che botte dai grandi prendeva, per dimostrarci che aveva coraggio...

Un ragazzo debole agli occhi dei coetanei, vittima di bullismo. Parola diventata moderna adesso ma fenomeno sempre esistito.
La storia in questo caso finisce male, perché Luca muore. "silvia chissà se a Luca ci pensi ancora?" Luca forse è morto di overdose.
Potrei far finire la storia qui. Luca nasconde il suo segreto (gli piacciono i ragazzi) e affoga nell'eroina i suoi tormenti fino a distruggersi. Un po' troppo.

Luca, luca, luca, cosa ti è successo? La lei si interroga. Raffaella Carrà.

Raffaella Carrà è stata, ed è tutt'ora, un'"icona gay"; nei primi anni 80 ha confezionato un pezzo che, velatamente, parla dell'argomento. All'epoca non era ancora molto sentita la questione "coming out" quindi si capiva ma non si parlava.
Torniamo alla nostra storia: Luca e la lei, si conoscono alla festa, tra loro le cose procedono bene, o almeno così lui fa credere a lei e al mondo, ma poi...
Eri un ragazzo dai capelli d'oro, e ti volevo un bene da morire. Io ti pensavo tutto il giorno intero, senza tradirti neppure col pensiero.
Ma un pomeriggio dalla mia finestra, ti vidi insieme ad un ragazzo biondo. Chissà chi era, forse un vagabondo? E da quel giorno non ti ho visto proprio più!
Luca, cosa ti è successo? Con chi sei adesso? Non lo saprò mai

Allora, la lei, esasperata, si sfoga:
Non mi mandate a quel paese, ma sono un poco fuori fase. Se non mi sfogo con qualcuno, un giorno o l'altro scoppierò.
...Credevo di essere attraente, così mi ha detto tanta gente. O lui non ha capito niente, o c'è qualcosa che non va!

Luca quindi, ha scelto la sua strada.

Sono sempre Luca lo stesso!


A ottobre 2015 Luca Carboni esce con il nuovo disco, il singolo "Luca lo stesso", raccontando il suo ritorno nella scena musicale sostenendo come l'amore, in tutte le forme, e a tutte le età, sia ispiratore per tutti gli eventi del mondo.
l'amore
Lo sai questa parola che effetto che mi fa
detta piano o forte, detta ad un'altra velocità
può anche uccidere, può anche darmi la felicità
detta con un altro suono oppure con un'altra età
due ragazzi che si amano e chissà se siamo ancora così stupidi
Amami ancora adesso
sono sempre Luca lo stesso

Conclusione


Non poteva essere conclusione migliore, per questo racconto in musica, il brano di Carboni:
Non importa se sono gay, sono etero, mi drogo, torno dalle feste a notte fonda o altro, se ho 20 anni o 50. Sono sempre Luca (o qualsiasi nome vuoi darmi) e ho bisogno di essere amato e rispettato per quello che sono.

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