Passa ai contenuti principali

Dieci testi di canzoni italiane da conoscere

Celentano

Parliamo di musica italiana. La differenza tra la nostra musica e quella d'oltre oceano, sta nella cura che noi abbiamo posto nella stesura. Esistono una marea di testi eccellenti, ma, tra questi, alcuni sono più importanti di altri. Lo sono perché più belli, perché rivoluzionari o perché hanno ispirato altri autori. Dovrei fare una classifica separata per ciascuno di questi aspetti, mettere insieme tutto non ha senso. Ebbene, eccovi allora una classifica senza senso, con i dieci testi che tutti dovrebbero conoscere della musica italiana.

10 - Una carezza in un pugno - Celentano

Celentano ha cambiato la musica italiana, sotto tanti punti di vista. Ispirato dai musicisti rock d'oltreoceano ha rivoluzionato non solo il canto, ma anche le coreografie. Celentano non lo si ascolta soltanto, lo si guarda ballare e lo si ascolta recitare. Questo testo è un esempio di come una stesura possa contribuire a creare l'immagine di un artista, risaltandone il carattere focoso e la gelosia, che perfettamente si integravano nell'immagine del molleggiato.

9 - Adesso tu - Eros Ramazzotti

Anni '80. Non verranno ricordati per autori, scrittori, filosofi o testi impegnati, ma qualcuno è riuscito a mettere delle cose da salvare. Il primo Ramazzotti ci ha fatto diversi regali in questo senso e, adesso tu, canzone vincitrice del festival di Sanremo, ne è un esempio. Niente canzoni di amore, ma la storia di un ragazzo cresciuto nel ghetto che è riuscito a venirne fuori, lottando con le unghie e con i denti. Sarà proprio grazie al suo passato che riuscirà a capire l'importanza della donna che ha al suo lato.

8 - Jovanotti - Soleluna

Jovanotti è un fenomeno musicale prettamente italiana, partito scimmiottando il Rap americano ha cercato prima di dare vita ad un Rap italiano, finendo poi per inventare un genere tutto suo. Un genere che, a mio avviso, ha ispirato altri autori, anche stranieri, come Manuchao e Jarabe de Palo. Ho messo Soleluna perché è stata una specie di anticipazione, presente nell'album Lorenzo 1994 (che allora puntava ad una specie di rock italiano), che non si fece notare molto. Di fatto ha anticipato questo genere musicale (erroneamente assimilato all'Hip Hop) che ha ispirato tanti autori europei. Ma di che stile parliamo? Parliamo del dadaismo portato in musica: frasi semplicissime, quasi puerili, concetti banali, da fiaba dei fratelli Grimm, e musica apparentemente minimale,, sullo stile di John Lennon. Il risultato è eccellente.

7 - La canzone del sole - Battisti

Da molti (non da me) considerata la miglior canzone italiana, si tratta di un testo, di fatto, incompreso, dove ci sono tutti gli spunti che daranno forma ai testi italiani degli anni '70. L'equivoco (cos'è il mare nero?), la cripticità (non si capisce molto di questo testo) e la rabbia, anche se in questo caso verso una donna e non verso la politica.

6 - Fight da Faida - Frankie Hi NRG MC

A quasi trent'anni di distanza, questo resta, secondo me, il miglior testo RAP italiano scritto in perfetto stile East Coast. Tutt'ora insuperato, vi si erano avvicinati solo gli articolo 31, ai bei tempi di "il mio nome è nessuno". Peccato non si sia ripetuto, malgrado si evinca facilmente dalle sue canzoni, che il potenziale ci sia tutto. Complimenti comunque a questo rapper per non essersi mai arreso a logiche commerciali,

5 - Pensiero - i Pooh

Chi mi conosce sa che non sono un fan de "i Pooh", ma diamo a Cesare quel che è di Cesare. Negli anni in cui cuore faceva sempre rima con amore, la band di Bologna scompigliava le carte con un testo dove si parla di sociale, in particolare di un innocente condannato al carcere per un errore giudiziario. Un innocente che vorrebbe mettersi in contatto telepatico con la sua amata per fargli conoscere la propria innocenza. Non solo il tema della canzone è rivoluzionario, ma anche il giocare sull'equivoco, pochi infatti hanno capito veramente di cosa tratti la canzone.

4 - Quello che le donne non dicono - Enrico Ruggeri

Considero Ruggeri Immenso, non per quello che ha cantato, ma per quello che ha scritto. Questa canzone ne è solo un esempio, potrei citare il mare d'inverno e mille altre genialità che ha regalato ai migliori interpreti italiani. Questa la adoro e resta, per me, un mistero. Come fa Rouge a scavare così a fondo nell'animo delle donne? Impressionante.

3 - Canzone del bambino nel vento - Francesco Guccini

Come già detto in questo blog e dallo stesso Bertoncelli "che spara cazzate", Francesco Guccini è un po' un outsider della musica italiana. Auschwitz (titolo con cui è più conosciuta questa canzone) è il brano con cui ce lo ha fatto conoscere Caterina Caselli. Per la prima volta la storia viene messa in musica, in un riuscitissimo esperimento che verrà poi ripetuto in brani come "primavera di Praga" o "Eskimo". Unico nel suo stile, nel bene e nel male

2 - Un giudice - Fabrizio de Andrè

La sensibilità del grande Faber qui raggiunge l'apice. Una delicata, cinica e diretta descrizione su "come si genera un mostro". Come, i complessi, le frustrazioni, il "subire bullismo" in adolescenza, si possano trasformare prima in rabbia e poi, con duro e meticoloso lavoro, in vendetta. Quanti politici non corrispondono a questa descrizione?

1 - Ogni volta - Vasco Rossi

Come ho già scritto in altri post, non è il mio testo di Vasco Rossi preferito, ma è sicuramente il testo più importante della musica italiana. Lo è perché ha assimilato lo stile rock anglosassone in cui viene selezionata una frase e ripetuta ossessivamente. Lo è perché ha anticipato il genere trap, dove la canzone è una sequenza di frasi che ruotano attorno ad un tema, ma non necessariamente connesse tra di loro. Lo è perché ha portato all'ennesima potenza il concetto di astrazione, scrivendo una canzone su suo padre, che se ne andò prematuramente, senza mai citarlo. Lo è perché è bella e basta. È chiaro che la pubblicazione di questo brano lo si può considerare un giro di boa, non per l'autore, che tornerà a scrivere testi secondo i canoni rock da lui inventati, ma per l'intero panorama musicale italiano, che avrà bisogno di quasi vent'anni per assimilarlo completamente. 





Commenti

Leggi anche