Medaglia di cartone.
Arisa ha vinto il concorso, mentre Raphael Gualazzi sembra sia destinato a vincere al botteghino. Per il cantante che ha presentato i due migliori brani in gara (specialmente il subito escluso "Invisibili") resta solo il premio della critica. Se, da un lato, è il premio di maggior valore, dall'altro è forse quello che lascia con l'amaro in bocca. Una pacca sulla spalla da parte di una giuria, per quanto competente, suona piuttosto come un "bravo lo stesso".Il peso di essere figlio di Fabrizio de Andrè.
Apprezzavo del giovane cantante genovese il non aver mai voluto imitare il geniale padre. Era una guerra persa in partenza! Faber è una montagna troppo grande da scalare. E invece no, ogni volta che lo vedo ci assomiglia di più, come voce, musica, testi ed anche, da qualche tempo, anche nell'aspetto fisico. Se però lo ascolto senza pregiudizio, senza paragonarlo al padre, devo ammettere che ha un suo perchè. Tanto per cominciare trovo che sia stato il migliore nella prima serata del festival (dopo Beppe Grillo naturalmente). La canzone scorre bene, il testo è molto buono e la sua interpretazione è eccellente, forse un po calante nella fase degli acuti, ma è un peccato che gli si può perdonare. Per cominciare ecco il testo:IL CIELO È VUOTO
Il cielo è vuoto, c’è soltanto il sole
Che acceca la terra e fa esplodere il grano
E noi che intanto bruciamo
Il cielo è vuoto perché aspetta il seme
Dei nostri sogni e di quello che faremo
Di quello che faremo
È un mantice il cielo è una strana officina
È Dio che si dimentica di fare tutto il suo lavoro
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ed io mi aspetto molto da te
Il cielo è v
Perché la nostra immaginazione
Ha bisogno di spazio, ha bisogno di spazio
È vuoto perché la nostra immaginazione,
Naviga nello spaziouoto c’è soltanto il respiro
È solo un miraggio per prenderci in giro
Non puoi più fingere con me
È un limite il cielo, è un segreto è un tesoro
È Dio che si dimentica di fare tutto il suo lavoro
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma non puoi più morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ti accorgi che il cielo è vuoto
Si stacca l’anima non fa più rumore
Puoi chiudere gli occhi ma è vietato morire
E me ne frego di quale luce sei illuminata
Io sono illuminato dai lampi che sono tutto il mio sereno
Non posso accettare niente di meno di quello che
Di quello che mi aspetto da te
Ed io mi aspetto molto da te
Io mi aspetto molto da te
Io mi aspetto molto da te
La parte più interessante del testo è la prima. "Il cielo è vuoto" sta ad indicare che è senza nuvole, quindi sereno. Eppure detto così passa una sensazione negativa, il vuoto non è una bella spiegazione. Ed il perchè è vuoto e non sereno ce lo fa capire subito dopo. Quando non ci sono nuvole il sole col suo calore fa germogliare il grano. Ma se sulla terra non ci sono semi, allora la terra si limita a bruciare. Ecco allora che per Cristiano noi siamo della terra senza semi, in cui il calore del sole può battere per giorni e giorni, ma senza far germogliare niente, si limita a bruciarci. Credo che il testo finisca qui, il resto mi sembra quasi una forzatura, un pessimismo troppo calcato. Mentre nelle prime righe è davvero poetico e delicato! Si rivolge a Dio, e lo accusa di essere assente. Da lui non sente arrivare il calore del sole che lo riscalda, ma solo il fragore dei fulmini. Un Dio cattivo da cui sente arrivare solo del male. Un grande salto di qualità di questo figlio d'arte! Buon Sanremo!
Mi sa che non hai capito la canzone.
RispondiEliminaChi ha scritto un commento del genere e' un ritardato la canzone e ' bellissima forza Cristiano conoscevo tuo padre e tua madre persone splendide ....
RispondiEliminaNon conoscevo questa canzone di Cristiano De Andrè. Testo pubblicato anche su Google+?
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