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Polemica RAI: attento Fedez.

Fedez: un artista a 360 gradi

Pochi artisti, al pari di Fedez, hanno avuto la capacità di mettermi in crisi. Già, perché Federico Leonardo Lucia appartiene ad un mondo che non è il mio. Un modo di fare musica, arte e successo che non corrisponde a quello che piace a me. Fedez non è solamente un cantante, è un blogger, è una persona che integra il suo lavoro di cantautore con un lavoro fatto di polemiche calcolate, battibecchi, colpi di scena, scoop e via dicendo... il tutto secondo l'adagio: che se ne parli bene o male, purché se ne parli. Io, invece, resto dell'idea che un cantante dovrebbe sempre farsi apprezzare per le sue canzoni, e non per tutto il resto.

Ti apprezzo anche se non mi piaci

Non sto dicendo che questo non vada bene, che sia male o che, addirittura, non sia arte. Dico che non è il tipo di arte che piace a me. Nonostante tutto questo, riesce spesso a sorprendermi in positivo e a mettere in crisi il mio credo. Ci riuscì la prima volta con l'apertura di un ospedale COVID finanziato da una raccolta fondi di lui e compagna e ci è riuscito di nuovo col caso del tentativo di censura operato dalla RAI per il concertone del primo maggio.

Origine della polemica tra Fedez e la RAI

Vediamo di riassumere quanto ho capito: chiedono a Fedez di avere in anticipo il testo di quanto dirà durante il concerto e, quando leggono che farà nomi e cognomi di politici, cercano di dissuaderlo. Fedez farà presente questa cosa ma, i vertici RAI, sembrano smentire. A questo punto lui pubblica il video della telefonata.

Un'altra vittoria di Fedez e dei Ferragnez

Fedez canta al concertone del primo maggio

Ancora una grande vittoria di Fedez, che ha mostrato al mondo che alla RAI si fanno pressioni sui contenuti e che lui ha la schiena dritta. Non si è voluto piegare e, alla fine, è riuscito a dire dal palco ciò che credeva (assumendosene la responsabilità, come lui stesso dice). Sono arrivati anche i complimenti della compagna, Chiara Ferragni, complimenti che ho condiviso in pieno. Qualunque donna  sarebbe orgogliosa di vedere il suo compagno lottare per la sua arte ed i suoi ideali (e alla fine vincere).

Perché non sto più dalla parte di Fedez

Se tutto fosse finito qui sarebbe stata l'ennesima vittoria dei Ferragnez, vittoria che avrei, mio malgrado, certificato (visto che, ripeto, Fedez non rappresenta il mio ideale di artista). Purtroppo però le cose sono andate avanti, da un lato Fedez ha capito che questa cosa avrebbe fatto molto rumore, dall'altro i vertici RAI che volevano salvare la faccia. L'artista milanese ha rincarato la dose, mentre la RAI ha organizzato quella che, inizialmente, era stata solo una goffa manovra difensiva. Perché allora, sto sempre meno dalla parte di Fedez? Per quanto riguarda la prima fase, niente da dire. È  stato un grande, è il dopo che non mi è piaciuto. Le ragioni sono le seguenti:

  • ci sono state delle pressioni, ma alla fine non ti hanno censurato
  • chi ti ha fatto delle pressioni, sembrava sinceramente imbarazzato. Non lo voglio difendere, come detto sta dalla tua parte, ma mettiti nei suoi panni... sapeva che si sarebbe alzato un polverone e che lui ne sarebbe stato considerato responsabile. Ha cercato con garbo di accomodare la situazione (molto male) e alla fine ti ha dato carta bianca (molto meglio)
  • stai massacrando delle persone in una guerra impari, per le seguenti ragioni:
    • non hanno le tue indiscusse doti di blogger/influencer. Li hai portati nel tuo campo dove puoi vincere facile
    • tu puoi dire ciò che vuoi, tramite qualunque canale social, loro possono emettere solo comunicati stampa approvati dall'azienda
    • lo stai facendo passare come un caso di censura, ma nessuno ti ha censurato, hai subito solo delle pressioni (senz'altro biasimevoli)
Quindi, grazie Fedez per la battaglia che stai portando avanti per la comunicazione libera, specialmente alla RAI. Grazie anche per quanto hai detto al concertone del primo maggio e che ti volevano censurare (se almeno voi artisti non trattate certe tematiche è finita). Pensa che la tua voglia di provocare le coscienze mi ha ricordato i grandi cantautori degli anni '70, come Rino Gaetano. Ma stoppati qui, se per ottenere attenzioni massacri questi funzionari e lo fai passare come un caso di censura, torno a "catalogarti" come uno dei tanti rapper che fa casino solo per attirare l'attenzione.
Forza Fedez, stai portando il RAP ad un livello superiore.

Commenti

  1. Anche a me Fedez non piace, non gradisco il suo modo di attirare l'attenzione facendo passare per "censura" quello che è "pressing", perché rischia di perdere credibilità qualora un giorno dovesse subire censura davvero. Però l'apprezzo come autore di campagne di marketing perché riesce a farsi ascoltare anche da chi non lo ama: quale artista va in tv, e dal giorno successivo i suoi detrattori vanno a cercare le sue opere di 10 anni prima per metterlo in ridicolo e sostenere che predica bene e razzola male? Se un politico si mette ad ascoltare le vecchie canzoni per potergli dare contro, quell'artista ha vinto comunque.
    Mi riferisco a presunte frasi omofobe e transfobiche recitate in alcune sue canzoni:
    "Tutto il contrario", in cui Fedez sembra prendere in giro Ferro salvo poi nelle interviste spiegare che lui scriveva in quella canzone, l'opposto a ciò che pensava ma che "a 19 anni si parla con modi e toni diversi rispetto a 31"; c'è stata anche una campagna contro una frase presunta transfobica su una canzone del 2020 però. "Le feste di Pablo".
    "Pablo sei un pacco, tipo tipa con la sorpresa".
    Onestamente pur leggendo il testo di questa canzone più volte non l'ho capita, ma è un problema mio. Non capisco il rap, né i toni che usa; se è denuncia sociale, cosa sta denunciando con quella canzone? I pacchi? Non importa.
    L'unica cosa che mi sento di dire su di lui è che è un imprenditore di se stesso e come quelli che quest'anno vendono le scarpe nere e poi l'anno prossimo se va di moda il bianco ne vendono di bianche, lui si muove a seconda dei temi che la massa chiede; alla fine secondo me gli interessa poco di essere o meno ligio a qual si voglia morale; vuole vendere, e ci riesce.

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    1. Già, e c'è da dire che in questo è il migliore. Basti pensare che è già la seconda volta che riesce ad attrarre la mia attenzione. Ed io sono davvero immune e queste polemiche da rapper. Come lui ci è riuscita solo Selvaggia.

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