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Storie di tutti i giorni - Riccardo Fogli

Riccardo Fogli storie di tutti i giorni
Il pessimismo di Riccardo Fogli

Oggi è una bella giornata di sole, quindi non capisco la mia voglia di scrivere di questa canzone. Non sono mai stato un "tifoso" di Riccardo Fogli, l'ho cominciato ad apprezzare dopo averlo visto dal vivo alla festa del orzo di Pedavena. Un grande evento dove vengono chiamati sempre artisti di un certo rilievo, che si esibiscono contemporaneamente nei 3 palchi distribuiti nel bosco della birreria Pedavena. Il Covid fa sempre meno paura e, un po' alla volta, stiamo riprendendo le vecchie abitudini. Temo che non tutto riparta come prima, spero di poter tornare presto a partecipare a questo evento e applaudire i miei artisti preferiti. Tornando al concerto di Riccardo Fogli:, in quell'occasione ho scoperto due cose: ho scoperto di aver sempre sottovalutato un artista che ha fatto molte belle canzoni, dei grandi classici della musica italiana, e che, probabilmente, se dovessimo fare una classifica degli artisti più pessimisti del panorama italiano, gli spetterebbe, senza dubbio alcuno, il promo posto. Non ci sono Masini, Bertè o Vasco che tengano: il pessimismo di Riccardo Fogli è devastante. Una precisazione: sto parlando di pessimismo, non di "portasfiga" e cose simili. Lascio alle persone cattive ed arroganti certe argomentazioni. Forse non c'è ne siamo resi conti, ma prima della nascita dei social qualcuno era già stato vittima del cyberbullismo, persone come Mia Martini e Masini. Il pubblico, i colleghi e qualche ignobile giornalista hanno pesantemente scherzato su queste cose, inducendo persino alcuni artisti a tentare il suicidio. Dio li perdoni, io li considero degli assassini, con l'aggravante dei futili motivi.

Storie di tutti i giorni - la mediocrità secondo Riccardo Fogli

Bene, precisato che sto parlando di pessimismo e non di altro, andiamo a vedere il significato del testo storie di tutti i giorni testo di Riccardo Fogli, il bello dei Pooh. Di cosa si parla in questa canzone? Della mediocrità, della mediocrità che più mediocre non si può, talmente mediocre da essere ancora meno del fallimento, della distruzione del male. Non so se riesco a spiegarmi, ma una grande disgrazia, un grande amore fallito, un grande fallimento, possono anche avere un fascino, possono anche diventare poesia, motivo per migliorarsi o per cambiare. Dalla disperazione può nascere qualcosa di grande, la disperazione, a modo suo, può avere un fascino. C'è lo hanno dimostrato Shakespeare e Dante Alighieri. Ma la mediocrità assoluta? Questa è talmente insignificante da non avere nemmeno un fascino. Ed è proprio questo di cui parla Riccardo Fogli.

Un giorno più che se ne va, con questo amore che non è grande come vorrei

Sentirsi un uomo inutile

I giorni passano, uno dopo l'altro, inutili. Di persone che stanno sulla panchina la parco, senza sapere cosa fare. Di gente che va avanti un giorno dopo l'altro, senza che accada nulla di bello, di nuovo, per cui valga la pena di vivere.  Una vita condivisa con una donna di cui ci siamo accontentati. Una vita condivisa con degli amici che non sono nemmeno degli amici. Storie senza futuro. Di persone che hanno sposato una donna che non è quella che amano davvero. Il protagonista è solo un uomo stanco che nessuno ascolterà, senza grandi successi e nemmeno grossi guai. Un uomo inutile. Inutile dilungarsi, ascoltate la canzone e ne afferrerete la malinconia.

A cosa pensa Riccardo Fogli?

Sapete cosa mi colpisce di questa e delle altre canzoni di Riccardo Fogli? L'empatia. Cioè, una persona come lui, una star della musica, una persona di successo, che probabilmente ha avuto anche dei fallimenti..  come si può identificare in tutta questa mediocrità? E come riesce a farlo in un intera discografia? A cosa pensa mentre compone? Qualcuno gli scrive i testi? Il giorno che ne possa avere l'opportunità glielo voglio chiedere. Inutile chiedere ad un giornalista di fare la domanda per me, sono troppo mediocri per fare domande intelligenti. E poi, probabilmente, nemmeno interesserebbero ai loro lettori.

Testo della canzone "storie di tutti i giorni" di Riccardo Fogli

Storie di tutti i giorni

Vecchi discorsi sempre da fare

Storie ferme sulle panchine

In attesa di un lieto fine

Storie di noi brava gente

Che fa fatica, s'innamora con niente

Vita di sempre, ma in mente grandi idee

Un giorno in più che se ne va

Un orologio fermo da un'eternità

Per tutti quelli così come noi

Da sempre in corsa, sempre a metà

Un giorno in più che passa, ormai

Con questo amore che non è grande come vorrei

Storie come amici perduti

Che cambiano strada, se li saluti

Storie che non fanno rumore

Come una stanza chiusa a chiave

Storie che non hanno futuro

Come un piccolo punto su un grande muro

Dove scriverci un rigo

A una donna che non c'è più

Un giorno in più che se ne va

Un uomo stanco che nessuno ascolterà

Per tutti quelli così come noi

Senza trionfi, né grossi guai

Un giorno in più che passa, ormai

Con questo amore che non è bello come vorrei

Storie come anelli di fumo

In un posto lontano, senza nessuno

Solo una notte che non finisce mai

Un giorno in più che se ne va

Dimenticato tra i rumori di città

Per tutti quelli così come noi

Niente è cambiato niente cambierà

Un giorno in più che passa ormai

Con questo amore che non è forte come vorrei

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