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Vasco Rossi - Dannate Nuvole

Indistruttibile Vasco

vasco rossi e il nuovo singolo dannate nuvole
Sono almeno 10 anni che sento dire "questo sarà l'ultimo LP del Vasco", "questa sarà la sua ultima tournee" ed un sacco di sciocchezze dello stesso tenore. Ad alimentare i pettegolezzi ci pensa lo stesso rocker di Zocca annunciando spesso (ultimamente meno) l'intenzione di abbandonare la scena. A volte lasciando intendere persino il desiderio di suicidarsi, imitando l'ormai leggendario Kurt Kubain dei Nirvana. Comincio a sospettare si tratti solo di una strategia di markenting, ma questo poco mi importa, quello che importa veramente è la vena creativa del cantautore, che sembra non esaurirsi mai. Ed eccolo qui con il nuovo singolo "dannate nuvole", che precederà una tournée estiva (7 concerti tra Milano e Roma) ed un nuovo LP, previsto a Novembre.

Vasco è vecchio?

Questa canzone sembra quasi la dura riflessione di una persona che ha smesso di pensare al presente e comincia a pensare all'aldilà. "Camminare sopra le nuvole", ma quali nuvole? Non si tratta di un morto che ci guarda dal cielo. Le nuvole sono tutte le puttanate che ci annebbiano la vista nel vivere quotidiano, impedendoci di vedere le cose in maniera nitida, per quello che sono. Oggi l'autore si eleva sopra le nuvole, e, guardandosi dall'alto si chiede il perché. Il perché di cosa? Perché questa vita di corsa, di fare fare fare, quando alla fine ce ne andremo e di noi non resterà niente! Il tutto farcito dal cinismo di chi non crede nell'aldilà, di chi non si aspetta un premio per ciò che ha dato in questo mondo (e nemmeno una punizione). Eppure esiste un motore che lo fa andare avanti: "Niente dura niente dura, e questo lo sai, però tu non ti arrenderai". Il problema è: ma perché andiamo avanti? Ora, abbiamo detto che il Vasco si deve elevare sopra le nuvole per vedere il mondo senza gli occhi annebbiati e questo è quello che fa quando decide di comporre. Le dannate nuvole per lui rappresentano questo: quella maledetta fase creativa, in ci si eleva dal mondo reale e si comincia a sognare (e paradossalmente a vederlo meglio). Attenzione però al monito dell'autore di Zocca: non pensiate che tutto questo sia piacevole. Entrare in queste nuvole è un dolore per l'anima!

Testo autobiografico?

Ricordiamo che Vasco non scrive mai di se stesso in prima persona, eppure sembra davvero lui il protagonista della canzone. Lui che ormai guarda all'aldilà, che per altro non esiste (secondo lui), eppure continua a fare musica. Ma perché se gli è rimasto poco tempo? E, soprattutto, perché se, una volta morto, finisce tutto? O forse parla di tutti noi umani che, come le formiche, lavoriamo per costruire formicai sempre più grandi, pur consapevoli che la nostra fine arriverà comunque, e tutto il nostro lavoro andrà perso. "Niente dura niente dura e questo lo sai...". Le nuvole sono anche la metafora del Vasco Rossi creativo: è quello stato d'animo in cui si trova mentre compone. Uno stato d'animo speciale, ma, differentemente da quello che si possa credere, non necessariamente piacevole.

Nuovo Vasco o Vasco finito?

A sentirlo questo testo appare davvero molto "debole" rispetto a molti testi del passato. Basti pensare a "gli angeli", che pure erano una narrazione fatta da una persona che ci guardava da sopra. Ma è anche vero che per la prima volta in 20 anni sento dei temi nuovi! Finita l'epoca, ormai patetica, dell'auto commiserazione, del piangersi addosso, del sentirsi perseguitato, solo, inadatto, controcorrente... Con questa canzone Vasco Rossi esplora un tema nuovo. Esplora l'aldilà, cosa che già aveva fatto con celebri brani come "c'è chi dice no", ma lo fa in modo diverso. Non lo fa per giudicare, criticare o prendere le distanze, ma per farsi delle domande. Domande che naturalmente non hanno risposta, ma che, almeno apparentemente, l'autore si fa con molta serenità. Anche l'apparente serenità è una novità!

Testo di Dannate Nuvole.

Quando cammino su queste dannate nuvole
Vedo le cose che sfuggono dalla mia mente
Niente dura niente, niente dura e questo lo sai
Però non ti ci abitui mai
Quando cammino in questa valle di lacrime
Vedo che tutto si deve abbandonare
Niente dura niente, dura e questo lo sai
Però non ti ci abitui mai
Chissà perché
Chissà perché
Chissà perché
Quando mi sento di dire la verità
Sono confuso non son sicuro
Quando mi viene in mente
Che non esiste niente
Solo del fumo, niente di vero
Niente è vero niente è vero, niente
Forse lo sai, però tu continuerai
Chissà perché
Chissà perché
Chissà perché
Chissà perché
Quando mi viene in mente che non esiste niente
Solo del fumo, niente di vero
Niente dura niente, dura e questo lo sai
Però tu non ti arrenderai
Chissà perché
Chissà perché
Chissà perché
Chissà perché
Chissà perché
Quando mi viene in mente che non esiste niente..

Commenti

  1. tu dici: "Ricordiamo che Vasco non scrive mai di se stesso" eppure su 'Alba chiara' è autobiografico

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    Risposte
    1. Si, sono stato poco chiaro. Intendo dire che quando parla di se stesso lo fa in terza persona, dandosi nomi come Jenny, Sally, Albachiara, ...

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