La rabbia del Vasco.
È una delle mie preferite! Una delle sue canzoni più forti ed anche una canzone che associo ad alcuni ricordi speciali. Di cosa si tratta: di un urlo contro il destino! In questa canzone, più che ogni altra, emerge tutta la rabbia contro Dio, la società, il destino e gli uomini, insomma, il genuino Vasco Rossi, contro tutto e contro tutti! Il male di vivere da cui è da sempre afflitto il Blasco, il male di vivere malgrado tutto, malgrado il successo, malgrado la gloria, malgrado la fama. Bellissima la risposta del rocker di Zocca a Bonolis durante l'intervista pre "Modena Park": domanda - come sta oggi Vasco Rossi?; risposta - non mi posso lamentare, anche perché, se mi potessi lamentare... Pochi hanno capito il senso questa risposta, apparentemente ironica, nemmeno il "Paolo" nazionale, ma col genio dei grandi poeti, c'è dentro tutto il nuovo Vasco, tutta la saggezza che il cantautore ha maturato nei suoi primi cinquant'anni. Faccio la parafrasi: non mi posso lamentare, perché "sulla carta" sono una persona davvero fortunata: soldi, successo, fama, ... e so che c'è gente che non arriva a fine mese, gente negli ospedali, gente a cui manca l'affetto... lo so, eppure soffro lo stesso. Soffro di un male interiore che non si può spiegare, se non con le canzoni. Ma non ho il diritto di piangere (o di lamentarmi), perché, ripeto, sono consapevole di essere uno fortunato, malgrado tutto. Altre persone stanno molto peggio di me., lascio a loro il diritto di lamentarsi. Non so se sono stato capace di esprimere il concetto in maniera chiara, ma credo di aver, in qualche modo, reso l'idea.
Esista anche una seconda ipotesi. A partire da "gli Angeli", ma soprattutto con brani successivi, quali "stupido Hotel" o "siamo soli", l'autore spesso dialoga con se stesso. Se fosse un invito a farsi coraggio, a guardare in faccia la realtà, a guardarsi allo specchio senza ipocrisia? E a non punirsi per eventuali errori? A pensare che a volte, la colpa delle nostre disgrazie, non è da ricercarsi in qualche errore commesso, ma ad un destino avverso? Forse che l'autore abbia trovato il coraggio "di affrontare i sensi di colpa"? Quei sensi di colpa di cui parlerà in seguito nella meravigliosa Sally? (Sally è una canzone autobiografica, se non vi fosse chiaro, vi consiglio di leggere il post che ho scritto in proposito).
A chi si rivolge il Vasco?
Già dalle prime righe si capisce che il Vasco si rivolge ad una donna (questa volta è davvero una donna, lo dico per chi avesse letto gli altri miei post sulle sue canzoni), una donna che gli deve dire qualcosa di brutto. Non si sa cosa, ma sembra abbastanza chiaro che debba confessare un tradimento, o comunque, la fine di un'amore. Una donna comunque insicura, ma che lui vuole affrontare di petto, con la sicurezza di chi è convinto di essere nel giusto! E come rendere meglio il concetto se non con le parole: "guardami quando mi parli, se sei sincera"! Genio puro! Poesia! In due parole è riuscito a dipingere un quadro: una brutta cosa da dire, un forte imbarazzo, un ipocrisia di circostanza da parte di lei e il carattere forte di lui che vuole sapere, che vuole affrontare di petto la realtà. Una carattere forte, ma impotente di fronte la decisione di una donna! Ed ecco che la rabbia esce con forza, ma, per una volta, è una rabbia serena. La rabbia di chi non può fare nulla, ma che non si sente in colpa. Emblematica la frase: "la chiamerò sfortuna, maledetta sfortuna!!!".Esista anche una seconda ipotesi. A partire da "gli Angeli", ma soprattutto con brani successivi, quali "stupido Hotel" o "siamo soli", l'autore spesso dialoga con se stesso. Se fosse un invito a farsi coraggio, a guardare in faccia la realtà, a guardarsi allo specchio senza ipocrisia? E a non punirsi per eventuali errori? A pensare che a volte, la colpa delle nostre disgrazie, non è da ricercarsi in qualche errore commesso, ma ad un destino avverso? Forse che l'autore abbia trovato il coraggio "di affrontare i sensi di colpa"? Quei sensi di colpa di cui parlerà in seguito nella meravigliosa Sally? (Sally è una canzone autobiografica, se non vi fosse chiaro, vi consiglio di leggere il post che ho scritto in proposito).
Non te la prendere con me.
"Se c'è qualcosa che devi dire, dilla alla luna, chissà che porti fortuna...". Sembra che per una volta sia il cantante di Zocca la persona matura tra i due. Sottolinea ancora la propria serenità nell'invitare la "paranoica" a raccontare alla luna i suoi problemi, i suoi dubbi, le sue ipocrisie e le sue vergogne. Lui dal canto suo si è già rassegnato a questa maledetta sfortuna che lo ha fatto inciampare ancora una volta. I ritornelli in questa canzone si ripetono quasi ossessivamente, e danno ancora più forza al suo significato. Ripetere mille volte maledetta sfortuna, come si vorrebbe sbattere mille volte la testa sul muro. Ripetere mille volte il "dillo alla luna", che sta per un "non ti ascolto, finiscila, non ti ascolto, non ti credo, non raccontarmi queste panzane, dillo alla luna!", che tanto ti ascolta come ti sto ascoltando io, ma almeno fa finta di crederti.
Un Vasco diverso.
Se da un lato Vasco Rossi nelle sue canzoni ha sempre posto l'accento sui fallimenti dovuti al suo carattere insicuro, immaturo e, a volte, irresponsabile, per una volta appare come "quello buono". Come la vittima di una donna bugiarda che lo sta condannando, ma non sembra portare rancore. Forse qui sta la parte più bella del messaggio: si sta molto più male quando una storia finisce per colpa nostra. Perché capiamo se fossimo stati meno stupidi magari la storia sarebbe potuta continuare e perché ci sentiamo in colpa. Essere vittime in fondo fa comodo, perché ci scarica la coscienza. Ancora una perla del grande cantautore di Zocca!
Testo di dillo alla luna.
Guardami quando mi parli........
Guardami quando mi parli........
Guardami quando mi parli........
Guarda se è "vero"!?
Guardami quando mi parli.......
Guarda se "tremo"!?
...mmhh!....Smettila di parlare....
Guardando il muro!!!
E..... se qualcosa mi devi dire....
Dimmelo "duro"!
Guardala in faccia la Realtà!
e quando è dura!.......
sarà "sfortuna"......
........SFORTUNA!!!!!
Guardala in faccia La Realtà!
.......è più "sicura"!
Guardala in faccia La Realtà...
è "meno dura"!.....
Se c'è qualcosa che non ti va?!?...
.....dillo alla Luna!.....
Può darsi che "porti fortuna"!...
.....dirlo alla Luna!.........
Guardami in faccia quando mi parli!
se sei "sincera"!
Se non mi guardi quando mi parli....
non sei "sicura"!
La voglio in faccia la "verità"....
e se "sarà dura"!.....
La chiamerò "sfortuna"!....
.....Maledetta SFORTUNA!!!!!!!!
È di mia Martini ......
RispondiEliminaÈ di Vasco Rossi. Mia Martini ha fatto una cover, esattamente come Fiorella Mannoia ha fatto la cover di Sally
EliminaMolto utile! Parlerò di questo brano al mio esame di stato :) mi farebbe piacere contattarti in privato per poterti fare alcune domande inerenti alle canzoni :)
RispondiEliminaSe ti posso aiutare, volentieri
Eliminala cover è imbarazzante
RispondiEliminaA parer mio la cover è un capolavoro e Mia Martini sembra che si rispecchi perfettamente nella canzone ,Mia Martini avendo avuto molta sfortuna durante la sua vita questa era la canzone che gli si addice di più!
EliminaTI devo ringraziare, non conoscevo la versione di Mia Martina. Mi hai fatto scoprire un capolavoro. Conoscendo la sua storia questa canzone le se addice perfettamente: la frustrazione, l'impotenza, l'incomprensione e l'ipocrisia dei nostri interlocutori... che la ha portato la cosa alle sue massime conseguenze
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