Vasco Rossi regala emozioni
Quanti ricordi legati a questa canzone e a quest'album. Non dimentichiamoci che Vasco Rossi lo ha pubblicato nel 1989, ed io avevo sedici anni allora. In realtà, il significato del brano che da il titolo a questo lavoro, lo avrei capito solo 10 anni dopo. Inizialmente ero rimasto incantato dal suono, dalla meravigliosa chitarra di Andrea Braido e dal carisma del cantante. Sono convinto che, per capire il significato profondo di una grande opera d'arte, non sia sufficiente essere maghi della parafrasi, ma sia necessario aver avuto un certo percorso emotivo, per provare empatia con l'autore. Il testo è semplice e lo metterò per intero a fine articolo, non perderò tempo ad "analizzarlo" frase per frase, ma mi limiterò a metterne in rilievo i concetti più sottili, quelli che fanno la differenza tra un ottimo testo e una grande opera d'arte.
Vasco Rossi e Zocca
Vasco Rossi ha passato la sua adolescenza al paesino di Zocca, paesino al quale è tornato, paesino che parafraserei con le parole di Guccini: piccola città bastardo posto (si lo so che Guccini parlava di Modena e non di Zocca). Resta comunque l'odio per un paesino piccolo, chiuso e ignorante, che si trasformerà in frustrazione nel momento in cui l'autore andrà a vivere in città. Vasco non ha mai fatto mistero di essere stato vittima di bullismo a causa delle sue origini da montanaro. Ora ci è tornato a vivere, ma la cosa non mi sorprende, così è la vita.
Vasco certa un futuro e la libertà lontano
Resta il fatto che l'autore era una persona qualunque di un paese inutile che, ad un certo punto, decide di abbandonare tutto e di andare in città, in cerca di qualcosa, di un avvenire, di un futuro, di tutto quello che non potrà mai trovare nel paesino. Sono passati vent'anni, Vasco c'è l'ha fatta, ed ora si rivolge a qualcuno, qualcuno del paese (una ragazza di cui era innamorato? la madre? un amico? o di fatto a tutti e nessuno?).
Il vero significato di Liberi Liberi
Vasco ha lasciato il paesino, perché non c'era nessun motivo per restare li, per fare quello che suo padre e la sua famiglia avevano sognato per lui: una laurea, un matrimonio e le solite cose che ogni genitore si augura per il proprio figlio. Cose che comunque non disprezza, ma lui non voleva catene, lui voleva la libertà. Scappa, va in cerca dei propri sogni e li realizza. Non ha una famiglia o un lavoro che limitino la sua libertà, ed è anche ricco: finalmente può fare ciò che vuole. E, per citare una frase che si fa notare poco, ma che racchiude un significato straordinario:
- mi sono vegliato ed era tutto li
La vera libertà
Cos'è questa libertà? Ti svegli, non hai nessun limite, e adesso? A cosa serve questa libertà, cosa ci fai? È sufficiente per essere felici? Oppure la vita è un'altra cosa? Nella vita bisogna rinunciare alla libertà, o a parte di essa, per potersi realizzare completamente? Le cose che valgono richiedono questo sacrificio?
Vasco come Oscar Wilde
Ovviamente, come i grandi filosofi, il Blasco non ci da una risposta. Compito dell'artista e quello di stuzzicarci, di farci riflettere, di scatenare emozioni, insomma, di farci pensare, non di dare risposte. Assolutamente, seguire un artista finisce per portarti alla perdizione, come dice Oscar Wilde. Uno degli ultimi grandi testi dell'autore (uno degli ultimi, ma non l'ultimo, scriverà ancora grandi testi, ma la vena creativa si ridurrà col tempo, lasciando però spazio ad una maggior qualità della musica e degli arrangiamenti).
La sfortuna di essere fortunato
Chi ha avuto la fortuna che ha avuto lui lo può capire. Anch'io, quando mi avvicinavo ai 30, e dovevo decidere se restare a vivere in Spagna o in Italia me lo domandavo: ero libero, ma a cosa serviva? Ero libero ma insoddisfatto. Era libero ma per cosa? E soprattutto, perché questa libertà non ci piace più come prima? Questo non si sa, ma magari ci si potrebbe pensare. Manca la voglia di vivere che c'era a vent'anni? Mancano i sogni? Manca l'ingenuità? E voi, che eravate come me, perché siete cambiati così? Sono io o siete voi quelli che hanno sbagliato percorso? Immenso come sempre, grazie Vasco.
Testo della canzone "liberi liberi" di Vasco Rossi
Ci fosse stato
Un motivo per stare qui
Ti giuro sai
Sarei rimasto sì
Son convinto che se
Fosse stato per me
Adesso forse sarei laureato
E magari se lei
Fosse stata con me
Adesso
Sarei sposato
Se fossi stato
Ma non sono mai stato così
Insomma dai
Adesso sono qui
Vuoi sapere che se
Soddisfatto di me
In fondo in fondo non sono mai stato
Soddisfatto di che
Ma va bene anche se
Qualche volta mi sono sbagliato
Liberi liberi siamo noi
Però liberi da che cosa
Chissà cos'è, chissà cos'è
Finché eravamo giovani
Era tutta un'altra cosa
Chissà perché, chissà perché
Forse eravamo stupidi
Però adesso siamo cosa
Che cosa che, che cosa se
Quella voglia, la voglia di vivere
Quella voglia che c'era allora
Chissà dov'è, chissà dov'è
Che cos'è stato
Cos'è stato a cambiare così
Mi son svegliato ed era tutto qui
E sapere che se
Soddisfatto di me
In fondo in fondo lo sono mai stato
Soddisfatto di che
Ma va bene anche se
Se alla fine il passato è passato
Liberi liberi siamo noi
Però liberi da che cosa
Chissà cos'è, chissà cos'è
E la voglia, la voglia di ridere
Quella voglia che c'era allora
Chissà dov'è, chissà dov'è
E cosa diventò, cosa diventò
Quella voglia che non c'è più
Cosa diventò, cosa diventò
Che cos'è che ora non c'è più
E cosa diventò, cosa diventò
Quella voglia che avevi in più
E cosa diventò, cosa diventò
E come mai non ricordi più
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