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Testi italiani trasgressivi del passato

syusy blady
Oggi i rapper mettono le parolacce nei testi. Una vera trasgressione... Si, se siete 13enni cresciuti dalle suore. A me le parolacce annoiano, infastidiscono, mi danno la sensazione che l'autore, in totale mancanza di idee, ce le metta dentro per riuscire ad attirare l'attenzione in qualche modo. Lo hanno detto gli stessi Maneskin che le hanno dovute togliere dal loro brano per poter partecipare all'Eurovision. Non ricordo le parole esatte, ma hanno spiegato che le hanno tolte perché, comunque, non andavano ad incidere sul significato dell'opera. Sapete, a me che piacciono i testi, quelli con la T maiuscola, sentire una cosa del genere mi fa inorridire. Provate a togliere una sola consonante ad un testo di de Andrè, verreste linciati. Già, perché non c'è una sola strofa dell'artista genovese che non abbia un senso profondo, che non sia stata ricercata, studiata, adattata e rielaborata. Quello di cui i mediocri non si accorgono è che in passato, specialmente negli anni '70, di testi trasgressivi c'è ne erano, eccome! Ma erano raffinati ed era necessario un cervello abituato ad ascoltare e capire per coglierli. Questo li rendeva ancora più trasgressivi, perché in questo modo riuscivano ad entrare anche nelle radio, negli oratori e nelle scuole. Vediamone qualcuno.

Premetto che questa raccolta verrà aggiornata periodicamente, se avete qualche testo interessante da segnalare, suggeritelo nei commenti, grazie.

Bocca di Rosa - Fabrizio de Andrè

Doveva esserci per forza questa canzone al primo posto, e non poteva essere diversamente. Perché questa canzone non è solo scandalosa, ma è pura poesia. Una delicatissima e cinica introspezione dentro l'animo umano e dentro i pregiudizi. Il grande Fabrizio de Andrè  ci mostra come tutti cerchino la bellezza dell'amore, in  tutte le sue forme, eppure lo nascondano.  Bocca di rosa è un capolavoro sull'ipocrisia.

Gelato al cioccolato - Pupo

Tutti la hanno ballata e cantata in discoteca, omofobi inclusi. Chissà come godeva Malgioglio a vedere queste scene, considerato che la canzone parla di un esperienza avuta con un ragazzo tunisino. Ovviamente lascio a voi dedurre cosa fosse questo gelato al cioccolato, dolce un po' salato... Perché l'ho messa per prima? Non perché sia un testo particolarmente raffinato, quanto per come l'autore sia riuscito, con questo testo, a prendere in giro generazioni di italioti.

Paolo Pa - Banco del mutuo soccorso

Questo maledetto Paolo chi era? Questo Paolo che andava al parco la domenica vestito da angelo assassino, con lo sguardo dolce e quel trucco irridente? Che va in città dove la gente è più discreta ed eccitante? Che pazzia vuole fare il cantante con questo paolo che va a fare il travestito al parco? Un sottile doppiosenso che dura tutta la canzone e che pochi allora colsero (anche oggi a dire il vero): la canzone narra di come, l'autore, non abbia resistito alla curiosità di un'esperienza omosessuale. Il maledetto Paolo è quello che lo ha fatto cadere in tentazione.



Comprami - Viola Valentino

La bellissima Viola Valentino questa volta si mette nei panni di una meravigliosa prostituta, una ragazza talmente bella da sembrare impossibile, ma, che impossibile non è. Sei uno sfigato? Non avere paura, mi puoi avere con pochi soldi. Un modo diverso di vedere la prostituzione, non più come una cosa sporca portata avanti da donne schiavizzate, ma visto come una scelta, fatta da una donna sensibile, che vuole donare un attimo di felicità agli uomini che, altrimenti, non avrebbero nessuno a cui chiedere affetto.

Pensiero Stupendo - Patty Pravo

E tu, e noi e lei tra noi... devo aggiungere qualcos'altro? D'altronde la trasgressione di Patty Pravo non è una novità. L'unico dubbio che avevo nel mettere qui questo testo è che forse è troppo esplicito, volevo dedicarmi a testi più raffinati e a doppi sensi più velati. Resta comunque un modo poetico di descrivere un triangolo, solo che questa volta a desiderarlo non è il solito maschio, ma la donna. Una pietra miliare per il movimento femminista.

Il triangolo no - Renato Zero

Come sopra, si tratta di un testo troppo esplicito per questa raccolta, ma era troppo importante per non meritare almeno una citazione

Nell'aria - Marcella Bella

Un inno al femminismo. Una picconata al pensiero maschilista, secondo il quale l'uomo gode a fare l'amore, mentre la donna deve solo aprire le gambe per adempiere ai propri doveri coniugali. Qui le cose si ribaltano: la nostra protagonista è eccitatissima, ha tanta voglia di fare l'amore che salterebbe addosso al primo uomo che gli capitasse a portata di mano. La sua gatta è li, non parla ma dice si...

Tocca Toccami - Syusy Blady

Il sesso non è più visto come un peccato, ma come una cosa bella, addirittura come una panacea per tutte le malattie. Questa ragazza implora l'uomo di prenderla e di farla diventare porca. Oddio, forse qui non ci sono doppi sensi, ma di certo si tratta di un testo scandaloso.



Rose - Fiorella Mannoia

Una meravigliosa ballata della meravigliosa Fiorella Mannoia, che in pochi versi riesce a costruire una storia intrigante. La canzone è rivolta ad una giovane sposa, la quale ignora che il suo uomo ha un'amante, un amante che ride dell'ingenuità della "fortunata", già tradita prima del matrimonio e destinata a subire tradimenti anche dopo il matrimonio... Il tutto condito con un pizzico di invidia poiché, complice la sua innocenza, la sposa è felice, mentre lei si rode a pensare alla sua preda a letto con lei.

Al Cinema - Renato Zero

Uno scorcio su Roma, che, come le città più moderne mondo, tipo quelle dell'America, ha un cinema porno, posto di ritrovo per pervertiti, arrapati, mercenari e tutta una pletora di persone di dubbio gusto. Signore un gelato? Dio com'è salato... Come per Pupo, il gelato in questione non è quelle che ti da il gelataio. Alla fine tutto finisce in un orgia, dove il protagonista non riesce più nemmeno a trovare i propri pantaloni.

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