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Eskimo - Francesco Guccini

Francesco Guccini canta Eskimo
Per scrivere di questa canzone non basterebbe un'enciclopedia. Assieme a Dio è morto a alla locomotiva, rappresenta uno dei brani di maggior successo del cantastorie modenese. Finita l'enciclopedia bisognerebbe stamparne altre 4 per i commenti e le diverse interpretazioni. Non è mia intenzione fare qui la parafrasi del testo, ma citare soltanto quello che, secondo me, è il significato più profondo del brano.

Guccini ricorda Caterina Caselli.

La canzone è scritta da un Guccini ormai maturo, che ha già superato gli anni 60 e si guarda indietro. In particolare ricorda una storia d'amore vissuta con una ragazza, Caterina Caselli secondo alcuni. Ne parla un po' con compassione e un po' con nostalgia. La storia con la ragazza in realtà è solo una cornice, il quadro vero è la rivoluzione culturale che ha scosso il mondo a partire dalla fine degli anni 60 (ribattezzata semplicemente "il 68").

Diversi tipi di rivoluzionario.

In questa storia lui rappresenta l'animo puro e povero che vuole una società migliore, per se stesso e per tutti quelli come lui. Lei è una borghese, tutt'altro che povera, che condivide gli stessi valori, magari con qualche anno di ritardo... E' qui che le cose cominciano a stridere. Questa ragazza vuole un mondo senza sfruttati e sfruttatori, ma sa veramente cosa sia la povertà? Forse no, visto che si stupisce di aver incontrato un ragazzo che non è in grado nemmeno di pagarsi il biglietto del cinema. Guccini porta l'eskimo, ma lo porta perché è povero e non si può permettere un soprabito diverso. Lei lo porta perché lo impone la moda. Anzi, ora avrebbe ancora voglia di indossarlo, ma non può, perché la moda è cambiata! Lei oggi prende il sole in topless, una delle grandi conquiste delle femministe e della rivoluzione culturale, ma l'autore si domanda: se hai tanta voglia di mostrare le tette, perché lo fai solo adesso? Perché io ho dovuto "filosofare" per convincerti a mostrarmele? (mi piace l'utilizzo del verbo filosofare in questo contesto, mi ricorda di come ci si doveva ingegnare per convincere una ragazza a fare l'amore...).
Intanto tutto il mondo cambia, non solo la sua compagna. La gente comincia a viaggiare, scopre l'LSD come se fosse la pozione di Asterix, e tutti bisogna andargli dietro per essere del giro. E qui sta il significato profondo della canzone, un significato molto forte e intriso di un forte pessimismo. Ancora più forte se pensiamo che siamo nel '78, quando la rivoluzione era ancora in corso. Fu molto più semplice condannare certe posizioni negli anni '90, dopo che gli anni '80 avevano distrutto tutto.

Guccini crede nella coerenza dei valori

Guccini ci vuole dire che per lui non esiste un tempo per la rivoluzione. Lui nella sua ingenuità e nella sua sincera povertà ha sempre creduto e portato avanti certe posizioni. E lo fa tutt'ora. La condanna va verso i borghesi, come la sua compagna, che si sono inventati rivoluzionari quando era di moda. Che vestivano come i poveracci solo per appartenere ad una casta, non per indigenza. Disposti anche a mostrare le tette a tutto il mondo, solo perché la moda lo vuole. Insomma, il grande cantautore aveva già intravisto i segnali di fallimento della rivoluzione. La rivoluzione stava fallendo perché non portava più avanti degli ideali, ma era solo una cosa trandy.

Guccini e la nostalgia

Non manca in questa canzone, con molto tatto, qualche riferimento alla sua storia d'amore. Una strana forma di nostalgia, che possono capire solo gli over 40, per la condizione difficile con cui portava avanti la sua relazione. La necessità di rivolgersi ad un amico per farsi prestare l'appartamento ed altri espedienti a cui siamo ricorsi tutti in caso di necessità. Ora non c'è n'è più bisogno, ma forse abbiamo ancora un po' di voglia d'avventura. Ma, ripeto, non è questo il senso che va cercato nella canzone, ma piuttosto quello politico e sociale.

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