Ti amo, quarant'anni e non capirla.
Poche canzoni come queste hanno segnato una generazione. Se andate a vedere i vari commenti su youtube sono tutti dello stesso tenore: "che bella canzone, quanti ricordi...". L'abbiamo ascoltata e cantata per anni, eppure, quando chiedo a qualcuno il significato del testo di questa canzone, mi sento sempre rispondere cose del tipo: "facile, è una canzone d'amore". Sicuri? Si, va bene, si sente ripetere mille e mille volte il ritornello "ti amo", ma ne siete sicuri? Allora spiegatemi cos'è un guerriero di carta igienica, e perché "un soldo ti amo", e cos'è questo vino leggero? Insomma, sembra un calderone di frasi senza senso e, forse, in parte lo è davvero. Nota: Sanremo 2021, Fiorello dice che mezza Italia si è innamorata sulle note di "Ti Amo". Rosarioooooo, ti prego, almeno tu, la musica è il tuo mestiere, possibile che nemmeno tu la abbia capita?
Ossessionati dal dubbio.
Cominciamo col dire che se un testo ripete mille volte ti amo non è una canzone d'amore! È un "giochetto", nato dalla pittura, che ha avuto la sua massima implementazione nel cinema. Esisteva già nei quadri rinascimentali. Serve a sviare lo spettatore del vero messaggio, così che per carpirne il significato siamo obbligati ad ascoltarlo e riascoltarlo mille volte.
Approfitto per aggiungere anche una considerazione personale: avete per caso un amico (ma più spesso un'amica) che vi ripete mille volte di essere innamorato del proprio compagno come il primo giorno? Che lo ama da morire... che la loro coppia e perfetta... la rana e la fava...? Bene, quando io li sento, mi domando sempre chi stiano cercando di convincere: me o se stessi? Per la musica è uguale: se ti ripeto un concetto mille volte, forse sotto sotto voglio nascondere qualcosa. Tornando a noi, si, questa è una canzone sull'amore, ma una canzone d'amore!
Approfitto per aggiungere anche una considerazione personale: avete per caso un amico (ma più spesso un'amica) che vi ripete mille volte di essere innamorato del proprio compagno come il primo giorno? Che lo ama da morire... che la loro coppia e perfetta... la rana e la fava...? Bene, quando io li sento, mi domando sempre chi stiano cercando di convincere: me o se stessi? Per la musica è uguale: se ti ripeto un concetto mille volte, forse sotto sotto voglio nascondere qualcosa. Tornando a noi, si, questa è una canzone sull'amore, ma una canzone d'amore!
Lui, lei e l'altra... tanto per cambiare!
Alla fine, se pur con uno spessore differente, si cade ancora una volta sul classico degli anni settanta: il marito, la moglie e l'amante. Questa canzone infatti è divisa in due parti: nella prima l'autore si rivolge all'amante, esternando il suo amore, ma anche i suoi dubbi e le sue paure, nella seconda alla moglie, alla quale invia quasi una preghiera disperata, implorandola di fargli riscoprire il fascino del matrimonio, quel fascino che si è perso. Perché il nostro autore soffre tremendamente la situazione, anzi, si disprezza proprio!
L'amante.
Nella prima parte parla alla sua amante. Un'amante che gli da sesso e passione, che lo fa tremare davanti al suo seno. L'autore è consapevole che sta facendo un gioco pericoloso, un gioco d'azzardo, come una monetina lanciata in aria. Una donna che lo fa impazzire a letto, alla quale chiede di dargli quella metà dell'amore che non riesce più ad ottenere dalla moglie: "l'amore che a letto si fa, datemi l'altra metà". Un'amante con la quale resterebbe tutto il tempo possibile, ma purtroppo è il primo maggio, e non ha scuse da raccontare alla moglie, è la festa del lavoro! E quindi torna a casa.
La moglie e il rapporto stanco.
Appena tornato dalla moglie le prime cose che gli escono dal cuore sono un "ti amo" e un "ti chiedo perdono". La domanda "ricordi chi sono?" non è rivolta da lui alla moglie, ma a se stesso. Ti ricordi ancora chi sei? Un marito e padre di famiglia? Apri la porta ad un guerriero di carta igienica è una delle frasi che sono ancora oggetto di discussione. Premettiamo che in quegli anni era un giocattolo in voga. Non esistevano tablet o playstation e, per giocare, ci si costruiva i soldatini con il cartoncino della carta igienica. In un intervista Bigazzi, l'autore del testo, disse che un uomo di carta igienica altro non è che un uomo buono per pulirsi il culo. Sta a sottolineare il senso di colpa. Alla moglie, differentemente dall'amante, non chiede passione, di fronte al seno della moglie non trema, anzi, è solo un vino leggero, che non è nemmeno in grado di inebriarlo. Chiede un bambino, che forse è l'unica cosa che può dare un po' di ossigeno al rapporto, un rapporto fatto ormai di frasi di circostanza, del tipo "ciao amore, che hai fatto quando non c'ero?", "hai cambiato le lenzuola?". Secondo il contributo di Valerio nei commenti, il vino leggero sarebbe il ciclo. Il contributo è da considerarsi di un certo peso, visto che Valerio dichiara di aver contribuito alla stesura del testo. Un commento molto sensibile di Giacomo, sottolinea come il vino vino leggero sia la passione per la moglie, che il lavoro e la distanza hanno annacquato. Senza dubbio è un punto di vista che va preso in considerazione,.
Niente polemiche.
Non finirò mai di ripeterlo: una canzone, come una poesia, non ha mai un'unica spiegazione o una spiegazione giusta. Per questo usiamo il termine "interpretazione", perché cambia da persona a persona. Il significato della stessa dipende esclusivamente sensibilità e dallo stato d'animo dell'ascoltatore. Per cui scrivete pure le vostre interpretazioni, e segnalatemi pure eventuali imprecisioni, ma evitate i soliti: "non hai capito un cazzo". ;)
Testo della canzone ti amo di Umberto Tozzi (scritto da Brignani).
ti amo,
in aria
ti amo
se viene testa vuol dire che basta
lasciamoci.
ti amo, io sono, ti amo, in fondo un uomo
che non ha freddo nel cuore, nel letto
comando io
ma tremo davanti al tuo seno,
ti odio e ti amo,
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa
prendimi l'altra metà
oggi ritorno da lei
primo Maggio, su coraggio
Io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
apri la porta a un guerriero di carta igienica
e dammi il tuo vino leggero
che hai fatto quando non c'ero
e le lenzuola di lino
dammi il sonno di un bambino
che fa
sogna
cavalli e si gira
e un po' di lavoro
fammi abbracciare una donna che stira
cantando
e poi fatti un po' prendere in giro
prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce
io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
ti amo, ti amo, ti amo ti amo
e dammi il tuo vino leggero
che hai fatto quando non c'ero
e le lenzuola di lino
dammi il sonno di un bambino
che fa
sogna
cavalli e si gira
e un po' di lavoro
fammi abbracciare una donna che stira
cantando
e poi fatti un po' prendere in giro
prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce
io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono
ti amo, ti amo, ti amo ti amo
Perfino un' interpretazione plausibile del testo enigmatico. Non sono d' accordo con tutti i detagli e la mia conoscenza limitata della lingua mi impedisce di capire tutte le finezze. Ma questo è il migliore di tutto che mai ho letto.
RispondiEliminaBeh, dipende se Tozzi è tipo da rosso o da bianco; nel secondo caso potrebbe essere una squirtata
EliminaLUCIO sei un mito
Eliminaapri la porta ad un guerriero di carta igienica....dammi il tuo vino leggero etc si riferisce al ciclo mestruale ed alla sua inclinazione ad abbeverarsi a tale fonte. La mia fonte e' certa avendo collaborato alla stesura
RispondiEliminaPuò dare più spiegazzione? Sono Belga e seguo un corso della lingua Italiana. Per compito devo fare un' analisi di questa canzone. Quindi tutta informazione è la benvenuta.
Elimina...l'idea del ciclo mestruale è fantastica Valerio...in che senso hai contributo al testo?...
EliminaInfatti Valerio, sono curioso. In ogni caso aggiungo al testo
EliminaNon sono d'accordo: per me, il vino leggero è il vino, corposo e pesante, che veniva "annacquato", allegerito con l'acqua, un po' per risparmiare, un po' per non dare troppo alla testa. Perciò, credo che chiedere il vino leggero alla propria moglie sta a significare proprio il messaggio di un vino che aveva corpo, che dava alla testa, pieno di passione nel tempo del primo amore, ma che è stato annacquato dalle distanze, dalle lontananze date un po' dall'esigenza di lavorare, un po' anche dalla stessa moglie che ha "normalizzato" l'amore per il marito, provandone un più "leggero" affetto. Questo, posto in relazione alla prima parte del testo riferito al rapporto con l'amante, definisce la differenza fra l'amore fedifrago e l'amore coniugale.
EliminaScritta così è davvero convincente. Anche questa va aggiunta al testo
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaSi rivolge sempre alla stessa donna però, l'unica volta che usa la terza persona è quando dice 'oggi ritorno da lei".
RispondiEliminaMi avete "intrigato" con questa ricerca interpretativa del significato di Ti amo di Tozzi.
RispondiEliminaProvo a darvi la mia personalissima interpretazione.
Ho anch'io immaginato la storia di un tradimento che, però, è giunta alla fine.
I ti amo, ripetuti, della prima parte, li ho immaginati detti da lei, dall'amante, che forse si è accorta che lui ha deciso di chiudere la loro storia sbagliata. Lui, pur convinto della sua decisione, sembra invece incapace di farlo e lascia decidere al fato (un soldo in aria... se viene testa vuol dire che basta).
Lei continua a dirgli che lo ama e lui è combattuto. Si rende conto di essere un uomo sensibile a cui manca qualcosa che quella storia non riesce a dargli, ma, anche se questo rapporto è fisicamente appagante, anche se lui ancora si scioglie di fronte al seno della sua amante (reso qui simbolo di quella storia proibita e sbagliata) si rende conto, da una parte, di amarla per quello che lei gli dà, ma, dall'altra, anche di odiarla perché lo tiene lontano da ciò che realmente lui vuole. Qui l'autore ha reso il concetto con la bellissima immagine di una farfalla che, pur morente, continua a sbattere le ali, come se non riuscisse ad arrendersi all'ineluttabile avvicendarsi degli eventi.
Si rende poi conto che, quando fanno l'amore, per lui è come farlo a metà, quasi che lei non sia in grado di dargli ciò gli dava sua moglie (l'altra metà) e che, in fondo, ancora vuole.
Lei continua a dirgli che lo ama, ma lui ha deciso, si fa coraggio e torna da lei.
I “ti amo” dell'amante, che ancora cerca di convincerlo a restare, a questo punto diventano i suoi, gridati alla moglie a cui chiede perdono per il tradimento.
Le chiede se ancora si ricorda di lui e la implora di aprirgli la porta pur rendendosi conto di essere un uomo che non merita il perdono descrivendosi con l'ossimoro del guerriero (nell'immaginifico comune una persona coraggiosa e forte) di carta igienica (che forse non si riferisce solo alla fragilità e alla debolezza dimostrata cedendo al tradimento)
E le chiede di tornare ad amarlo di quell'amore che è diventato un “vino leggero”, ma che proprio per questo, non da più alla testa; un po' come succede quando, per rimanere lucidi, si allunga con l'acqua un vino troppo corposo.
E, inaspettatamente, arrivano i “ti amo” di lei, di una moglie che non ha mai smesso di amare il suo uomo, nonostante il tradimento.
Lui passa dal chiederle di ciò che ha fatto in sua assenza, al notare che ha cambiato le lenzuola scoprendo, forse solo in quel momento, di aver raggiunto il suo posto nel mondo. E forse, proprio a questo punto, capisce che, in fondo, la felicità è proprio in quell'amore che non da più alla testa, non ti ottenebra, ma ti rende “responsabile”.
Così, mentre lei continua a dirgli che lo ama, le rivela i suoi “nuovi” sogni, immaginando la loro nuova vita fatta di serenità e di allegria e completata da un bimbo che guarderanno sognare cavalli, mentre si gira nel sonno.
Per questo, le chiede il sacrificio più grande, quello di trasformare la rabbia che ha provato e che prova per il suo tradimento, nella pace necessaria alla nuova vita che sarà “intima”, proprio come l'atmosfera che si crea gettando “sottane sulla luce”.
Questo per me significa interpretare un testo: partire da quanto è scritto per dare spazio all'interpretazione. A questo servono le opere d'arte. Ti sei firmato con nome e cognome, altrimenti ti chiederei se si tratta di una storia vissuta, vista la lucidità e la passione che traspaiono nel tuo commento. Grazie per averci esposto il tuo punto di vista
EliminaGrazie per l'apprezzamento. Credo che l'interpretazione di un testo, ma anche di un quadro o, comunque, di un'opera d'espressione, non possa prescindere dal proprio vissuto, anche se non necessariamente in prima persona. Ho immaginato la scena, ma non sono riuscito a "leggerla" come un monologo, in nessuna delle parti in cui ho ipotizzato fosse divisa. Mi è sembrato naturale che fosse un dialogo e non sono riuscito ad immaginarlo diverso da come l'ho raccontato. :-)
EliminaPenso piu alla terribile visione di un guerriero costruito con rotoli di carta igienica ..cioe questa e' la visione inquietante che avevo da bambino ascoltandals.ora penso che igienica sia stata inserita per completare la metrica di guerriero di carta
RispondiEliminaIl vino leggero è il desiderio sessuale di lei
RispondiEliminaNon mi è chiaro. Per esempio: cosa significherebbe di conseguenza "che hai fatto quando non c'ero"?
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