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Roger Water - Pink Floyd - The Wall

Roger Waters canta the wall in tournee

La fine dei Pink Floyd

Con molta discrezione i Pink Floyd sono scomparsi dalla scena musicale. Il tutto senza la classica ultima tournée o senza annunci eclatanti. Solo, ad un certo punto, ci si è resi conto che la grande rock band non registrava un nuovo LP dal 1994 ed aveva abbandonato gli eventi live. Si, lo so da allora è stato pubblicato diverso materiale, come ad esempio "1965: Their First Recordings", ma si tratta sempre di live, raccolte o vecchio materiale rimaneggiato. Ultimamente si è tanto parlato di una reunion, che alla fine non ci sarà, ma tutto questo parlare ci ha permesso di scoprire la causa della scissione della band: un cattivo rapporto tra Roger Water e David Gilmour. In particolare al grande chitarrista pesava molto il giudizio del compagno, secondo il quale, non ci vuole molto a suonare una chitarra, il vero artista è il compositore. Questa cosa a Gilmour non è mai andata giù e, alla fine, ha portato alla fine del gruppo e all'interruzione dei rapporti tra i due.  Unica eccezione il "live aid 8" del 2005, quando, per l'unica volta nella storia, i due grandi sono tornati sul palco assieme. Per chi c'era è stato un momento magico, unico e irripetibile, come se la macchina del tempo si fosse rotta per un momento. 

La rinascita di The Wall.

Ultimamente, invece, si parla spesso di Roger Waters, quello che, probabilmente, è stato il più importante leader della band (non ne abbiano a male i fans di Sid Barret). E' sempre più attivo e presente in diversi contesti e, da un po di tempo, ha ripreso seriamente a fare interviste e concerti dal vivo. Bisogna ricordare che, lasciata la band, non ha mai abbandonato l'attività in studio, anche se con uno scarso riscontro commerciale.
Ma perché c'è tutta questa voglia di Roger Waters? E soprattutto, perché "The Wall" è tornato tanto in auge? La cosa ha a che fare col significato del testo di questa canzone? Come andremo a vedere, purtroppo si.

The Wall: l'album sulla sofferenza dell'uomo

The Wall è un LP che parla della sofferenza dell'uomo, anzi, è proprio una "carrellata di sofferenze". Il protagonista pink (non dimentichiamoci che stiamo parlando di un contest album), che qualcuno identifica come l'alter ego dello stesso Water, subisce varie esperienze di  odio e dolore, dall'infanzia (la scuola), all'età adulta (la guerra), alla vecchiaia (la solitudine).
Ogni dolore, ogni sofferenza, lo porta sempre di più a distaccarsi dal resto dell'umanità. Costruisce un muro tra il suo cuore e le altre persone. Ogni esperienza negativa, ogni sofferenza è un altro mattone da aggiungere al muro.
Terminata la guerra fredda, finito il tempo della Tatcher in Gran Bretagna, con la scomparsa della fame e dell'analfabetismo in quasi tutto l'occidente, il messaggio sembrava quasi "scaduto", e con lui anche la figura stessa di Roger Waters ed i Pink Floyd. Potremmo dire che, nel giorno del grande concerto "The Wall" avvenuto il  21 luglio 1990, per festeggiare la caduto del muro, simbolo della divisione, dell'odio, della guerra, del nazismo e dello stalinismo, l'opera si potesse considerare "compiuta" e potesse essere messa in soffitta, come ricordo di una difficile epoca ormai terminata.
Oggi purtroppo torna di moda. Perché? Guerre ne stanno spuntando ovunque e l'Europa, dimenticato l'incubo della seconda guerra mondiale, ne è tornata parte attiva. Non solo, anche l'odio tra le nazioni europee sta risorgendo, alimentato dai movimenti sovranisti. Intanto si muore in Iraq, Afghanistan e Kossovo. L'odio e la paura hanno  preso la forma del terrorismo, gli stati uniti vogliono edificare un muro col Messico, che virtualmente andrà a dividere in due il pianeta: da un lato i ricchi e dall'altro i poveri. Anche il Mediterraneo sta prendendo la forma di un muro tra occidente ed Africa. Insomma, abbattuto il muro tra est e ovest, o comunismo e liberismo se preferite, stiamo edificando un nuovo muro tra nord e sud o, se preferite, tra ricchi e poveri, cristiani e musulmani, belli e brutti... L'assistenza sanitaria non è garantita per tutti nemmeno in nazioni moderne come gli stati uniti, le pensioni in Europa sembrano ormai un privilegio e molte famiglie non sono più in grado di arrivare a fine mese... Aggiornamento al 12 giugno 2018: in Europa un barcone di disperati naviga nel mediterraneo, mentre i porti di alcune moderne democrazie rifiutano di accoglierli. All'interno ci sono 113 bambini. Perché? Perché abbiamo paura, paura che ci siano tra loro terroristi, persone che ci vogliono rubare il lavoro, piccoli delinquenti, opportunisti o, semplicemente, persone che rappresentano un costo per la nostra società. Non voglio entrare nel merito, dico solo che abbiamo edificato un altro muro, tra noi e loro... tra nord e sud del mondo...
E quindi ecco che il muro è tornato! Caduto il simbolico muro di Berlino ne stiamo costruendo un altro simbolico, e neanche tanto simbolico, col Messico. Comunque, il vero muro a cui si riferisce Waters, non è quello di mattoni, ma quello che ogni cittadino sta edificando tra il proprio cuore e quello dei propri simili. La paura e spesso l'odio per chi è diverso. Diverso per motivi religiosi, fisici, censo o altro..
Che dire? Trovo straordinario Roger Waters, ma mi piacerebbe davvero che cadesse nel dimenticatoio, che mio figlio ascoltandolo possa dire: ma di cosa parla questo? Che, almeno per una generazione, tutto questi questi muri siano solo materiale per i libri di storia

Testo della canzone the Wall dei Pink Floyd scritto da Roger Waters

Daddy's flown across the ocean
Leaving just a memory
Snapshot in the family album
Daddy what else did you leave for me?
Daddy, what'd'ja leave behind for me?!?
All in all it was just a brick in the wall.
All in all it was all just bricks in the wall.

Traduzione del testo di The Wall dei Pink Floyd

Papà sta volando attraverso l'oceano (Il padre di Roger Waters è venuto in Europa a combattere a fianco degli alleati nella seconda guerra mondiale)
(ora) vive solo nei ricordi (il padre morirà nella battaglia d'Anzio)
scatti (fotografie) nell'album di famiglia
papà, cos'altro hai lasciato per me?
papà, che cosa ha lasciato qui per me?
alla fine solo un mattone in un mro
tutto sommato erano solo mattoni in un muro

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