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Silvia lo sai - Luca Carboni

siringa usata per iniettare eroina

La grande sensibilità di Luca Carboni nella canzone "Silvia lo sai".

Silvia lo sai è la mia canzone preferita di Luca Carboni, anzi, direi che l'album "Luca Carboni", sia il miglior lavoro del cantautore bolognese. Dopo ha continuato a deliziarci con brani eccellenti, ma nessuno ha più raggiunto questi livelli. Voglio segnalare dello stesso disco la toccante "farfallina", della quale ho scritto la recensione su questo sito. Questa canzone ha un secondo merito: quello di trattare importanti temi sociali negli anni '80, anni in cui tutta l'espressione artistica letteraria era orientata verso la superficialità.

Gli anni 80 e l'incubo della droga.

Il significato del testo di questa canzone è piuttosto semplice, almeno per chi appartiene alla mia generazione (classe 1973). Oggi si parla poco di droga, ma negli anni '80 era l'incubo di tutti i genitori. E non per nulla: ogni settimana compariva l'epigrafe di qualche giovane morto di overdose. Non solo, le piazze e marciapiedi pullulavano di personaggi strafatti, persi nei loro trip, distesi per terra, a volte in estasi, a volte privi di sensi. Facevano paura. Anzi, facevano due volte paura: paura perché temevi potessero farti del male, magari per rubarti i soldi necessari all'acquisto della roba, e paura perché temevi che qualche persona che amavi potesse fare la stessa fine. Negli anni '90 le cose sarebbero state diverse. Sia chiaro, so benissimo che la droga esiste ancora, ed è forse più diffusa, ma di eroina si parla molto meno. Forse perché per un periodo si aveva l'impressione che il fenomeno fosse in calo, oppure perché oggi i "tossici" li teniamo nascosti (almeno qui a Pordenone non si vedono più "collassati" nei marciapiedi come negli anni '80). Sono perfettamente consapevole dei danni devastanti causati dalle droghe sintetiche, ma il calvario dell'eroinomane fa una grandissima impressione. Resto comunque dell'idea che l'immagine di quelle persone strafatte nei parchi, nei marciapiedi e nelle piazze, sia stata la miglior campagna contro la droga di sempre. Spesso, ingenuamente, io e i miei amici chi chiedevamo perché, perché mai una persona dovrebbe ridursi in quegli stati volontariamente?

La moda dell'eroina.

Deduco che la droga di riferimento della canzone sia l'eroina perché l'eroina è la droga che si prende per via endovenosa (Luca si buca) e perché era la droga "alla moda" a quei tempi. In seguito ai commenti comparsi a fine articolo: tutte  le droghe sono devastanti, oltre che illegali! Non si vuole fare una classifica del peggio del peggio! Io posso solo dirvi di stare lontano da questi mostri e, se avete qualche dubbio o bisogno di aiuto, di rivolgervi alle autorità sanitarie o agli enti sociali preposti. Qua si fanno solo ipotesi sul significato di una canzone/poesia, non è un sito che da informazioni medico/farmaceutiche o altro. Credo che non sia nemmeno nelle intenzioni di Luca  Carboni farlo, vuole solo metterci in guardia sull'incubo di chi è caduto nel tunnel.

Luca Carboni scava nell'animo delle persone.

La domanda che tutti si sono posti almeno una volta è: perché una persona sceglie deliberatamente la via del suicidio? Oltretutto, perché un suicidio lento, doloroso e umiliante come quello dell'eroina? "Ma si può essere più stupidi di così?". Già, perchè nelle frasi fatte l'eroinomane è semplicemente uno stupido, un fallito, un incapace, una nullità, e via dicendo... Per fortuna qualcuno è andato oltre, ed si è sforzato di capire veramente che cosa viaggi dentro la testa di un tossico. Lo hanno fatto grandi uomini (penso a don Galliano e al suo centro di disintossicazione dall'eroina) e lo hanno fatto grandi poeti (penso a Renato Zero che definisce il drogato "un malato di nostalgia"). Credo però che nessuno ci sia riuscito bene quanto Luca Carboni.

Vediamo allora di scavare nel testo di "Silvia lo sai" di Luca Carboni

La maglia del Bologna sette giorni su sette
pochi passaggi molti dribbling quanti vetri spaccati
un Dio cattivo e noioso preso andando a dottrina
come un arbitro severo fischiava e tutti: perché?
...dire fare baciare
occhio questa e' la palla che ci può salvare 
Qui si parla della noia della vita di provincia. Grazie ad una "dritta" di Enrico nei commenti, la frase: "come un arbitro severo fischiava, e tutti: perché???" da molta più forza al paragrafo. Vi ricordate l'adolescenza negli anni '80? Un sacco di sogni, di desideri. Ormai c'era già stata la rivoluzione sessuale, e molti giovani avevano già cominciato a girare per l'Europa. C'erano un sacco di novità, di scoperte, ma, la morale non era ancora cambiata. E, chi lo sa perché, tutte le cose belle erano peccato, erano proibite. Era sempre un no. Il Dio che ci veniva insegnato a dottrina, per il quale erano peccato il sesso, anche i baci, l'alcool, il fumo, fare tardi la sera, la musica rock. Più in generale, anche troppo divertimento era considerato peccato. Eccolo allora questo Dio, che ogni volta che scoprivamo qualcosa di nuovo e di bello,  compariva per dirci di no, che non si poteva fare.

a salvarci erano invece certe canzoni
che uscivan dalla radio di silvia tu seduta
a cercare le stazioni 
Questi versi possono passare inosservati, in realtà sono importantissimi. Denotano la disperata ricerca di qualcosa che non trovano nei valori passatogli dalla famiglia, dalla scuola, dai preti...
che buffo era Luca mentre provava a tenerti la mano
non potevo non prendervi in giro ma capivo
che nasceva qualcosa di strano 
Anche questa frase "buttata li" è molto importante. È noto che i tossici sono fondamentalmente persone timide, introverse e insicure, soprattutto insicure.

i professori non chiedevano mai se eravamo felici
Silvia tu ridevi e scherzavi, Luca invece non parlava mai 
La prima strofa è un vero lampo di genio! Luca sta male, di fronte all'indifferenza "di tutto il mondo", che di fatto ignorava (e spesso ignora tutt'ora) i problemi e i pensieri dei giovani. Loro ci dettano la via giusta, e credono che questo basti. Sarà che sono un professore, ma la frase "i professori non chiedevano mai se eravamo felici" mi perseguita da una vita. Bella nella sua sintesi come una poesia di Ungaretti. In questa frase c'è tutto il disagio di una generazione, tutto "lo sbagliato" di un metodo pedagogico, tutta la cecità di chi si sente sempre nel giusto e non ha bisogno di capire l'altro. Un giorno, in corridoio, ho chiesto ad un allieva: "come va?" e questa mi risponde: "ho un paio di buchi, ma c'è la dovrei fare", al che le dico: "no, come ti va a te, come stai, indipendentemente dalla scuola". Ancora sorrido se ripenso allo sguardo stupito della ragazza, impreparata all'idea che un insegnante possa essere interessato alla situazione extrascolastica di uno studente.

che profumo Bologna di sera, le sere di maggio
Luca che botte dai grandi prendeva
per dimostrarci che aveva coraggio 
Importante anche questo: il tossico non è un fifone, come spesso si dice. Anzi è una persona coraggiosa, tanto coraggiosa da non aver paura di infilarsi il maledetto ago nelle vene. Non si confonda la timidezza con la paura!

l'altro giorno ho trovato una scusa per potergli parlare
hey Luca ne e' passato del tempo....
si va be' ma adesso lasciami andare
non credevo di essere stato violento
ma ha cominciato a tremare
mi ha guardato con lo sguardo un po' spento
non riusciva a parlare
e adesso come facciamo non dovevano andare lontano?
Luca ormai è una larva umana, come tutti i tossici. Ha dimenticato tutto: amore, amici, sentimenti. Ha paura di tutto. Vive in un tunnel, il mondo fuori per lui non esiste più, e adesso si che ha paura! Commovente l'ultima frase: "e adesso come facciamo non dovevamo andare lontano". La trovo struggente, riesce sempre a commuovermi. Forse perché mi ricorda alcuni miei amici. Sta ad indicare quanto velocemente si passi dall'adolescenza all'età adulta. A 16 anni si è dei ragazzini scemi, si gioca e si scherza, spesso col fuoco. Poi ci si ritrova 2 o 3 anni dopo che si è già adulti, e qualcuno ha pagato un prezzo davvero caro per quel gioco da ragazzi!

"Silvia lo sai" è autobiografica?

Si discute spesso sul fatto se questa canzone sia o non sia una canzone autobiografica. Non ho riscontri a riguardo, ma posso dire con certezza che questo non è importante. Se un'esperienza di Luca con la droga possa averlo aiutato a capire il "tossico" e a scrivere una canzone bene, ma questa resta comunque una canzone che parla di tutti i tossici del mondo.


Commenti

  1. Questa spiegazione non fa una piega. È perfetta, come del resto lo è la canzone nel spiegare il disagio giovanile di quei tempi. Sono anch'io del 73 e purtroppo ho vissuto anch'io le esperienze di Luca (non il cantautore purtroppo) e sono tra i pochi ad esserne uscito illeso. Ed è proprio vero, il mondo fuori per noi non esisteva, non poteva esistere perché esisteva solo la nostra sopravvivenza giornaliera.
    Complimenti per l'interpretazione del testo.

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    1. Ho la tua stessa esperienza. Chi non ha conosciuto l'eroina non potrà mai capire. Ma non dovevamo andare lontano?

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    2. Io mi chiamo jonathan e sono nato nell 83 in quegli anni ero molto piccolomolto bene le siringhe che lasciavano per le strade dei giardinetti di San Gottardo a Genova negli ..anni 80 da parte di tutti quelli nati tra il 1973 e i 1974 io non ho mai fatto uso di eroina ma di hashish si ma però poca per fortuna io ho fatto uso di hashish perché avevo dei problemi in casa causati dagli scontri tra i miei genitori e la nonna che mi ha cresciuto tutto questo nell 2001 che ero già grande facevo il terzo anno delle superiori jonathan Anisfeld da Genova

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  2. L'amore addosso 7 giorni su 7,sempre...poche conoscenze vere e molte cose evitate,quanti sbagli e mai fatto un goal,un centro.....un Dio che sembrava arrabiato con noi.....Parlare,Farlo,Baciare,solo l'amore ci puosalvare.....
    Vincenzo

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  3. Difficilmente mi sono mai trovato di fronte ad una cacata più puzzolente di quest'articolo. L'autore quanto a retorica farebbe invidia anche a Jovanotti. E poi, ma dove cazzo vivi??? Su Marte? Plutone? a Busto Arsizio? Come minimo è dal 2005 il dramma dell'eroina è tornato ad incombere! E tu, nel 2013, non ne sapevi una ceppa? Informati, informati, fai ricerche, esci, osserva, informati!!! Te lo dico quasi come fossi Sgarbi

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    1. Figurati che non ascolto nemmeno lo sgarbi vero, immaginati se perdo tempo con una sedicente imitazione...

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    2. Ad Anonimo...puoi non gradire ma non puoimdire che e,' una cagata.Nella premessa era stato specificato che non dovevano essere consigli di farmaceutica etc.Si sta commentando un testo non solo il problema della droga.Per quello ci sono altri luoghi.Quando trovi qualcosa che non ti piace evita di leggerlo e magari anche di commentarlo...almeno per rispetto verso chi sta facendo un lavoro come lui

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  4. Condivido pienamente con te la spiegazione, ma su un punto vorrei porti un quesito: La timidezza è dovuta dall insicurezza o viceversa, ma tutto questo porta ad aver paura (ansia) cioè mostrar coraggio non vuol dire non aver paura. (secondo me)

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    1. senza dubbio la seconda! L'insicurezza genera la timidezza e la droga ti toglie ogni insicurezza. È un rifugio inespugnabile

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  5. Sono un ex. È una canzone bellissima. E la tua recensione ha colpito in pieno.

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  6. la dipendenza che creano gli acidi? ma di che fandonie si parla? l'LSD è una sostanza anti abuso in quanto crea altissima tolleranza già al primo uso..ovvero se ripeti l'assunzione il secondo/ terzo giorno l'effetto e nullo quindi la dipendenza da acidi non può esistere per un fatto puramente fisiologico e chimico nel cervello poi non porta dipendenza ne fisica ne psichica(informatevi prima di scrivere almeno eh!) . e ci vuole almeno dico almeno 15 giorni per avere un esperienza neanche simile alla prima. poi l'eroina e scomparsa..l'eroina è ritornata?? l'eroina ed il suo consumo non si è mai fermato.. solo che si parla di altre cazzate sui media dimenticandosi della realtà presente e reale!

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    1. Forse lo potevo scrivere meglio, ma il concetto mi sembra comunque abbastanza chiaro. L'usa di eroina è diminuito per un certo periodo , anche se, sicuramente, più che scomparso era nascosto. Non sono voluto entrare nel merito dei danni causati dall'uso di droghe sintetiche, per chi fosse interessato consiglierei una lettura specifica o, in alternativa, di rivolgersi ad un medico o una figura preposta.

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    2. Ciao, volevo dirti che probabilmente la canzone è riferita ad una famosa ultras del Bologna degli anni 80, famosa tra i tifosi e tossicodipendente. Luca Carboni era ed è tuttora un grande tifoso del Bologna e quindi la conosceva sicuramente, inoltre se chiedi a qualcuno che frequentava lo stadio a quei tempi ti dirà che è riferita a lei. E da un po che cerco notizie su questa Silvia ma su Internet non ho mai trovato niente. Spero in una tua risposta.

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    3. Caspita, quello che dici è interessantissimo. Carboni è un autore con il quale non ho un contatto diretto e non sono nemmeno di Bologna. Ci vuole un idea geniale per scoprire la verità. Ma intanto, fammi capire, Luca era una lei?

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    4. Non stava parlando di Luca ma di Silvia..

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  7. La spiegazione assolutamente sensata, aggiungerei semplicemente un commento sull utilizzo del presente e imperfetto che meglio spiega il senso della canzone...
    es Silvia come e’ strano incontrarti,
    Chissa’ se a Luca ci pensi ancora..
    La descrizione dei tempi passati e la realta’ attuale.
    Veramente una bella canzone, profonda e piena di sentimento, oltre a descrivere il dramma della droga.
    Anche io classe 73, ma all epoca in cui usci non l avevo mai ascoltata.
    L ho riscoperta per caso, per via di un commento divertente e politico su fb:
    Zinga lo sai che Luca si buca ancora
    Da qui l ho riascoltata finalmente e sono rimbalzato su questa pagina di commenti.

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  8. C'è un errore nel testo che hai scritto. La frase giusta è " ... come un arbitro severo fischiava, e tutti "Perché?" "
    Non è colpa tua, il testo appare con questo errore in tanti siti.
    Enrico

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    1. Infatti avevo sempre capito così. Cambia anche la sfumatura del testo: cioè, questo Dio ci vietava un sacco di cose, senza che non sapessimo nemmeno il motivo. Molto più bella così

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